di Sandro Renzi
“Chi amministra, sceglie una posizione da prendere e detta la linea politica, ovviamente, accontentando ed allo stesso tempo scontentando una parte dei cittadini. Faccio questa premessa, doverosa, perché in un momento di profonda congiuntura sanitaria, economica e personale, occorre a mio modesto parere, fare scelte chiare, concrete e definite che traccino una rotta seria e lineare per tutelare l’incolumità di tutta la comunità cittadina”. Il segretario dell’Udc di Porto San Giorgio, nonché candidato sindaco, Stefano Cencetti, entra così nel merito dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia.
“Tutti questi decreti legge che si susseguono a distanza settimanale, non risolvono questa grave “furia” pandemica. E’ sotto gli occhi di tutti. È un po’, come combattere la polmonite con le tisane. Credo che sia il momento di fare scelte forti, come porre l’obbligo vaccinale alla collettività per non raggirare il problema che altrimenti si presenterà continuamente. Occorre fidarsi della sanità ed affidarsi ad essa”. Cencetti si rivolge poi al sindaco ed al Presidente della Regione affinché attuino “ordinanze chiare, definite e forti per combattere e cercare di debellare in maniera definitiva questo nemico invisibile e silenzioso. Regione e Comune hanno la possibilità di fare ordinanze autonomamente senza il benestare governativo centrale. Diano un segnale chiaro ed inequivocabile. Gli ospedali ed i nostri splendidi sanitari sono ridotti allo stremo”. Infine la proposta. “Si potrebbero utilizzare come centri vaccinali per non far creare file chilometriche e assembramenti clamorosi anche i presidi ospedalieri periferici come quelli di Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a Mare, Monte Giorgio” suggerisce Cencetti “ma è giunta l’ora di fare presto, perché le mezze misure e le mezze scelte, non risolveranno mai il problema, anzi lo amplificheranno facendoci andare avanti in una lenta e sconcertante agonia”.
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