Il simbolico gemellaggio tra Fermo e Sarnano grazie al ‘Karate man’ Remo Grassetti
IL MAESTRO ha presentato alla sala dei Ritratti del Palazzo dei Priori il libro che racconta la sua storia quarantennale vita di karateka. Presenti il prefetto Vincenza Filippi e i sindaci Calcinaro e Piergentili
Karate man day. A Palazzo dei Priori, nella Sala dei Ritratti, il 16 dicembre scorso, sotto lo sguardo severo ma benedicente dei ‘Patres’ si è celebrato un inconsapevole ma intenso gemellaggio Sarnano-Fermo bel nome del campione dei due territori: Remo Grassetti. Membro prima e allenatore poi, della nazionale italiana di karate, plurimedagliato a livello nazionale e internazionale,
vicecampione europeo di karate, selezionatore di una squadra nazionale mondiale, cintura nera settimo dan, quarant’anni di pratica sportiva, consigliere nazionale della Fiam (federazione italiana arti marziali); maestro di generazioni e generazioni di allievi ed istruttori di karate ed ora pure del proprio metodo ‘Mas’ sulla prevenzione e gestione delle situazioni critiche (adottato da varie forze armate, in particolare l’Aeronautica, e svariati comparti della società civile con particolare attenzione al mondo femminile), Remo (radici sarnanesi, fermano d’adozione) ha voluto fissare i suoi primi 4 decenni in un libro.
Affidando i suoi ricordi nelle sicure mani del giornalista e scrittore Lucio Biagioni (già capo ufficio stampa della Regione Umbria) e in quelle dell’amico di sempre, Gabriele Censi. Alla pubblicazione ‘Karate man’ hanno contribuito tanti testimoni della passione di Grassetti per un’arte “assolutamente non marziale” ha tenuto a sottolineare lui. “Contributi che potrebbero far riscrivere l’ultima Storia del Paese; data l’autorevolezza delle firme” ha detto Maurizio Verdenelli, già inviato speciale del ‘Messaggero’ per i Grandi Eventi dell’Italia Centrale.
Remo, comprensibilmente emozionato per un tale doppio ‘abbraccio’ da parte dei ‘suoi’ due territori, ha reso grazie al suo mitico maestro di Okinawa, K. Miyahira. “Il mio dojo porta il suo nome. Quella settimana nell’isola giapponese, a metà degli anni ’90, non la dimenticherò mai: mi ha formato per la seconda parte della mia vita d’atleta, cosi come per la prima parte erano stati a farlo gli insegnamenti di mio padre Umberto, campione di boxe”, le parole di Grassetti che ha voluto ringraziare anche gli sponsor Sandro Coltrinari (SC informatica) e Giulio Cruciani (mangimificio Cruciani).
Dicevamo all’inizio del gemellaggio Fermo-Macerata. Il libro, prima del 16 dicembre, era stato infatti presentato il 4 settembre a Sarnano. Alla cerimonia a Palazzo dei Priori, presenti il prefetto di Fermo, Vincenza Filippi, e il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Antonio Marinucci in una delle sue ultime uscite pubbliche prima del trasferimento a Roma, hanno partecipato anche Paolo Calcinaro e Luca Piergentili, rispettivamente sindaci di Fermo e ei Sarnano, così come i due rispettivi assessori allo Sport, Alberto Maria Scarfini (Fermo) e Stefano Censori (Sarnano). Con loro anche altri sindaci del Fermano, tra cui quello di Montegranaro, Endrio Ubaldi, e quella di Monsampietro Morico, Romina Gualtieri. E sul maxischermo, l’intervento dell’assessora regionale, Giorgia Latini.
Sul palco, chiamati dalla conduttrice Solidea Vitali, con i loro interventi inframezzati dalle letture di Luca Bruni, sono sfilati ognuno con un proprio carico di significative testimonianze il consigliere regionale Marco Marinangeli, l’avvocato Gianvittorio Galeota (docente Unimc), il dottor Giacomo Tucci (già dirigente medico all’ospedale di Fermo), Luciano Romanella, presidente regionale della Federazione di Pugilato, l’antropologo Gianluca Frinchillucci (che ha donato a Grassetti un raro testo di Silvio Zavatti), il direttore di Cronache Fermane, Giorgio Fedeli, il caposeŕvizio del Corriere Adriatico, Domenico Ciarrocchi, il manager di Mastery, il professor Aldo Pigoli (docente alla Cattolica di Milano) allievo in Nazionale di Grassetti e l’ultimo valoroso poulain del maestro, Taher Echikr, promessa realizzata del Karate azzurro.