di Silvia Remoli
“Sono qui dalle 4 di stamattina perché nel mio paese non riuscivo a trovare la possibilità di vaccinarmi”; “Mia moglie si era prenotata qui a Fermo da Pollenza ed è stata l’occasione per tutelare la salute dei nostri genitori, accompagnandoci anche loro”; “Dal subentro dell’obbligo per gli over 50 non ho avuto scelta e con la prenotazione sarei rimasto scoperto per troppo tempo”, ecc.
Queste e molte altre le testimonianze raccolte dalle ore 13.30 in poi (ossia al ‘giro di boa’ di questa intensa giornata) presso la Scuola Elementare Don Dino Mancini, adibita da un anno a centro vaccini anti-Covid: abbiamo deciso di affacciarci all’Hub e chiedere agli utenti la loro esperienza ed agli operatori i dati esatti di questo sabato 8 gennaio, scelto come primo Open Day per gli over 18, quindi anche se non prenotati. Ovviamente, la precedenza è andata a coloro che avevano ottenuto previamente l’appuntamento per la data odierna mediante gli appositi canali: basta infatti annunciare e mostrare la fissazione del proprio turno all’ingresso e si viene anteposti al resto delle persone in coda che sono accorse in Viale Trento da tutto il territorio, anche da fuori provincia.
I numeri:
L’orario di apertura dei cancelli dell’Hub è continuato, dalle ore 8 alle ore 19: dopo tale ora non ci si potrà più recare al centro vaccinale e riceveranno l’inoculazione solo coloro che, previa fila e controllo da parte della Protezione Civile, sono dentro gli spazi transennati (ivi compresi tendoni e corridoi esterni).
I prenotati fissati per la data odierna sono circa 400, di cui, alle ore 13.30, 140 hanno ricevuto la dose richiesta, con un’attesa non maggiore di circa 30-40 minuti rispetto all’orario di convocazione a causa del superaffollamento del centro vaccinale.
I non prenotati continuano ad arrivare dalle 4 di stamattina e l’afflusso copioso dipende dal fatto che molta gente proviene da fuori provincia: già alle ore 8 si sono registrate più di 300 persone ordinatamente disposte in una lunga coda in via Rossini fino ad incrociarsi con via Puccini, numeri ovviamente destinati ad aumentare, minuto dopo minuto, sino a fine serata.
La macchina organizzativa funziona e fa scorrere il serpentone di folla eterogenea, grazie alla coordinazione tra le forze dell’ordine (impegnate a dirigere il traffico congestionato in prossimità dello stadio cittadino “Bruno Recchioni”), i volontari della Protezione Civile (circa una dozzina tra Fermo, Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte San Pietrangeli) e i sanitari (più di 20 tra medici, infermieri ed operatori): una volta compilati i moduli sotto ai tendoni preposti ed accettati all’interno della struttura, gli utenti si diramano nelle 7 postazioni e si procede ad una media di oltre 120 vaccinati all’ora, ritmo questo probabilmente destinato ad intensificarsi per riuscire ad accontentare più domande possibili. Finora, di tutti i riceventi la somministrazione, la maggior parte ha raggiunto la seconda e la terza inoculazione mentre per circa il 10% del totale si è trattato della prima.
La coordinatrice del centro vaccinale fermano, la Dott.ssa Laura Mariani, prospettando un continuo aumento degli arrivi dei richiedenti il servizio, ringrazia tutti i suoi collaboratori, ciascuno per le proprie competenze, e caldeggia gli astanti a mantenere la calma e la pazienza necessarie per rendere queste inevitabili attese proficue per tutti.
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