di Sandro Renzi
Sembrava potesse essere l’occasione giusta per rinsaldare le fila. Così non è stato. L’annunciato vertice del centrodestra ieri sera è stato snobbato da Forza Italia e dall’Udc. Nessun rappresentante delle due forze politiche si è seduto al tavolo convocato dall’on. Mauro Lucentini della Lega per ricompattare la coalizione.
Non c’era l’Udc sempre più convinta della scelta fatta di puntare sul candidato di bandiera. “Personalmente sono fuori Regione – spiega il segretario e candidato sindaco Stefano Cencetti – le altre persone delegate a partecipare all’incontro non hanno potuto per motivi personali. Tuttavia se fossi stato presente avrei rimarcato che l’Udc intende andare avanti col progetto già presentato e con il candidato sindaco annunciato. Ci sarà a sostegno anche una seconda lista civica. A breve inizieremo anche una campagna di ascolto nei quartieri e siamo sempre aperti al confronto con altre forze politiche a patto che sul tavolo ci siano i temi e non nomi e incarichi. Faremo inoltre, un’iniziativa pubblica su un tema stringente ed importante per la città ed in generale per tutta la nostra comunità per far tornare la politica attivamente e concretamente tra la gente. Concludo dicendo che siamo per la politica del fare e del rinnovamento delle idee. Non moriremo di tattica e dietrologie come molti stanno facendo, accentuando quella clamorosa lacuna che si è creata tra domanda della cittadinanza e risposte della politica. Il vecchio modus operandi e la vecchia e becera politica la lasciamo ad altri”.
Non c’era Fi che ormai appare ad un passo dal formalizzare l’accordo col terzo polo dell’ex assessore Vesprini: “Non ho potuto partecipare all’incontro promosso da Lucentini poiché avevamo un’altra riunione a Sant’Elpidio a Mare con i nostri esponenti, riunione già oggetto di due rinvii. Lì non eravamo ancora riusciti a riunirci come coalizione di centrodestra. Avevo chiesto di spostare a lunedì il summit di Porto San Giorgio però mi è stato risposto di no”, il commento della coordinatrice provinciale FI, Jessica Marcozzi.
E dire che fino ad un anno fa il centrodestra aveva fatto della ritrovata unità un cavallo di battaglia memore delle due batoste elettorali consecutive. E così i vertici provinciali e locali di FdI e quelli della Lega si sono ritrovati da soli con una coalizione spaccata ed una strada che si fa tutta in salita per la scelta del candidato sindaco e delle alleanze. Gli interrogativi sono diversi come diversi sono gli scenari che a questo punto si aprono. Ieri pomeriggio i partiti hanno dato mano a tatticismi da prima Repubblica pur di non scoprire le carte fino all’ultimo minuto. Il segnale dato da Fi e Udc appare abbastanza chiaro. Voglia di rinnovamento e tabula rasa o quasi col passato. I piani di Moreno Bellesi per l’Udc e quelli di Jessica Marcozzi per Forza Italia non contemplano per ora la presenza degli ex alleati. Agli occhi dei più maliziosi non è passata inosservata neppure l’assenza del consigliere regionale Andrea Putzu che si sta impegnando sul territorio proprio nei Comuni che andranno al voto a primavera. Il capogruppo del Carroccio Fabio Senzacqua appare critico all’indomani del vertice saltato. “Ieri sera il centrodestra non ha fatto una bella figura con tutte quelle assenze. Personalmente non ero stato invitato. Mi riservo di valutare nei prossimi giorni ciò che il mio partito deciderà”. Parole che potrebbero lasciare strascichi anche all’interno della Lega?
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