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“Fiorello presenta: Fermo!”… ed il Teatro dell’Aquila sold-out gioisce. Ottima la ‘prima’ per lo showman con il suo spettacolo

Sempre lui, anche meglio. Lo showman siciliano coinvolge ed emoziona, con un varietà adeguato ai tempi nostri: esilarante nel riprodurre la ‘parlata fermana’, commovente nei tributi ad artisti scomparsi. I commenti del pubblico a caldo: “Geniale!”, “Completo!”, “Non delude mai!”. Repliche, 'ma non troppo', stasera e domani

Fiorello con il sindaco Calcinaro e l’assessore Lanzidei (foto da Instagram di Paolo Calcinaro)

di Silvia Remoli

Iniziamo subito col dire che questo articolo non svelerà i dettagli di quanto è accaduto stasera nel più grande teatro cittadino: non si starà a snocciolare titoli di canzoni in scaletta, né a riportare per filo e per segno le esilaranti gag di cui Rosario Fiorello è notoriamente capace.

Ma vi dico ciò che conta per tutelare l’aspettativa di quei fortunati che potranno godersi anche le serate di venerdì e di sabato. Sarò più dettagliata solo dopo l’ultima replica per soddisfare la curiosità di tutti, anche perché questo è ciò che merita un artista che ogni giorno ama essere imprevedibile, per non annoiare e per non annoiarsi: nessuna delle tre date fermane, infatti, sarà uguale alle altre. 

Passano gli anni, ma lui è come il vino: invecchiando, ‘ops’, maturando migliora.

Ne sono trascorsi ben 28 dal quel lontano gennaio del 1994 in cui Fiorello conduceva il Karaoke e ha fatto tappa a Piazza del Popolo: codino, giacca gialla oversize, microfono e battute. Oggi, ricordando i suoi inizi, ma con un bagaglio artistico più ricco e più prestigioso, è ritornato qui, con i capelli corti e brizzolati, in completo da gran gala, non solo a cantare, ma ad illustrare al pubblico la sua visione del mondo, saltando da argomenti di attualità a nostalgici amarcord, disegnando con la sua mimica calzanti ritratti di personaggi noti passati e presenti, coinvolgendo gli spettatori senza mai imbarazzare: divertente, elegante, genuino.

NO SPOILER: senza entrare nei particolari della prima serata al Teatro dell’Aquila, mi preme rassicurarvi del fatto che ogni sera lo spettacolo sarà diverso: Fiorello e i musicisti che lo accompagnano sul palco (capitanati dall’inossidabile Maestro Veronesi, che ha sempre seguito il poliedrico showman siciliano sia in tv che in radio) hanno sì un canovaccio, una linea guida su cui esibirsi, ma lo show vero e proprio è frutto di interazione col pubblico e di continua improvvisazione (sempre ben riuscita grazie all’indiscutibile preparazione ed al travolgente talento dell’artista), in cui la musica, dalla melodica alla trap, non manca mai.

Lui è così, poliedrico e spontaneo, e lo può anche testimoniare chi ha avuto la fortuna di incontrarlo in giro per la città in questi giorni di prove ed ha goduto della sua generosa cordialità: si è concesso ad autografi, selfie, addirittura incursioni in studi radiofonici (quelli di radio FM1, vedi articolo con video) regalando in diretta la sua inaspettata e graditissima presenza.

GLI SPETTATORI: I commenti del pubblico a fine spettacolo sono corali, giudizi concordi: Semplicemente geniale!”, “Un artista completo!”, “Avrei voluto non finisse mai”. 

Insomma, la gente è uscita con un sorriso ancora stampato in volto e che, per fortuna, non sparirà tanto in fretta: cosa che, coi tempi che corrono, è uno dei regali più preziosi da custodire nei propri ricordi.

 


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