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Imprese, nel 2021 tornano a crescere le iscrizioni nelle Marche: l’analisi della Camera di Commercio tra alti e bassi

ECONOMIA «Stiamo risalendo la china anche se in misura minore rispetto all'Italia. Tutte le province hanno saldi positivi. La sofferenza di Commercio, Trasporto e Magazzinaggio risente della stagione pandemica, mentre più strutturale purtroppo la crisi dell'Agricoltura dove ora a peggiorare le cose arriva anche il caro bollette (che incide anche su trasformazione, distribuzione e trasporti). Spicca il saldo positivo delle Costruzioni»

Il presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini

Nel 2021 tornano a crescere le iscrizioni di impresa nelle Marche. E’ quanto si evince dall’analisi di Camera di Commercio delle Marche: «Stiamo risalendo la china anche se in misura minore rispetto all’Italia. Tutte le province hanno saldi positivi. La sofferenza di Commercio, Trasporto e Magazzinaggio risente della stagione pandemica, mentre più strutturale purtroppo la crisi dell’Agricoltura dove ora a peggiorare le cose arriva anche il caro bollette (che incide anche su trasformazione, distribuzione e trasporti). Spicca il saldo positivo delle Costruzioni, anche questo un portato, stavolta positivo, della contingenza; eco bonus e altri incentivi fanno crescere la domanda dell’edilizia dove sta diventando di contro sempre più pesante la questione caro materiali e costi energetici».

Il quadro generale

Sono 165.443 le imprese registrate nelle Marche alla data del 31 dicembre 2021, di cui 145.609 quelle attive, sulla base dei risultati della rilevazione trimestrale Movimprese, condotta da Unioncamere e Infocamere sui Registri delle Imprese delle Camere di Commercio.

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In termini di flussi in ingresso e in uscita rispetto al tessuto imprenditoriale regionale si osserva una ripresa delle iscrizioni, che si attestano a 8.289, numero decisamente superiore a quello del 2020 (+22,8%) e non troppo inferiore a quello del 2019 (-6,5%). Le cessazioni (al netto di quelle effettuate d’ufficio) sono invece 7.450, numero che resta decisamente distante dalla media del quinquennio 2015-2019, superiore alle novemila unità, e risulta ancora inferiore in misura contenuta a quello del 2019 (-3,7%).
Per effetto di tali dinamiche, il saldo tra iscrizioni e cessazioni nette del 2021 è di +839 imprese, primo saldo positivo dopo una serie di alcuni anni di saldi negativi, con l’eccezione del 2017. Il tasso di crescita annuale è quindi pari a 0,50%, a fronte di una media italiana che è invece di +1,42% (0,32% nel 2020).

Il dettaglio provinciale della regione non evidenzia eccezioni all’andamento positivo, con crescite più spedite per le province di Macerata (+0,76%) e Pesaro-Urbino (+0,73%), sotto la media marchigiana si collocano invece le province di Fermo (+0,44%), di Ascoli piceno (+0,37%) e di Ancona (+0,19%).

 

Le forme giuridiche

Sono le sole società di capitale a portare in campo positivo il tasso di crescita annuale delle Marche, grazie a 2.372 iscrizioni, a fronte di 1.178 cessazioni nette. Da tali flussi deriva un saldo di +1.194 imprese, cui corrisponde un tasso di crescita annuale pari a 2,80%. Per le altre classi di forma giuridica si riscontra invece un numero di cessazioni nette superiore alle iscrizioni, con conseguenti saldi negativi, a cominciare dalle società di persone, con 691 iscrizioni e 1.002 cessazioni nette, che si riflettono sul saldo e sul tasso di crescita, pari rispettivamente a -311 e -1,04%. Le imprese individuali fanno rilevare 5.113 iscrizioni e 5.140 cessazioni non d’ufficio, con un saldo quindi solo lievemente negativo (-27) e un tasso di crescita prossimo allo zero (-0,03%). Il quadro si chiude con le altre forme giuridiche (cooperative, consorzi e altre forme) in riferimento alle quali si contano nell’intero anno 113 iscrizioni e 130 cessazioni nette, con un saldo di -17 unità e un tasso pari a -0,44%.

Alla data del 31 dicembre 2021 le imprese registrate marchigiane annoverano 89.078 imprese individuali, numero al quale corrisponde la maggioranza del tessuto imprenditoriale delle Marche (53,8%). Le società di capitale, con 43.529 imprese, proseguono la loro crescita numerica e costituiscono il 26,3% delle imprese totali della regione, mentre le società di persone sono 28.972, per una quota del 17,5%. Le imprese costituite in altre forme giuridiche sono, al termine del 2021, 3.864, e confermano l’incidenza relativa del 2,3% in riferimento al tessuto imprenditoriale delle Marche.

Nell’esame dell’andamento dei diversi settori di attività economica viene preso in considerazione il saldo dello stock delle imprese registrate del 31 dicembre 2021 rispetto al 31 dicembre 2020, depurato delle cancellazioni d’ufficio.

Il 2021 si chiude con saldi dello stock positivi diffusamente distribuiti tra i settori di attività economica della regione per quanto riguarda il macro-settore terziario, le poche le eccezioni in tale ambito riguardano il settore del commercio, con un saldo dello stock pari a -265, al quale si aggiunge quello del trasporto e magazzinaggio (-72). In riferimento agli altri macro-settori, al contrario, prevalgono i segni negativi, a cominciare dall’agricoltura, silvicoltura e pesca (-122), seguita dalle attività manifatturiere (-116), per citare quelli di entità assoluta maggiore, ma sfavorevoli sono i dati anche del settore estrattivo e della fornitura di acqua, reti fognarie… . Sono invece positivi in ambito industriale i saldi annuali delle costruzioni (+292) e della fornitura di energia elettrica.

Tornando al terziario i maggiori saldi dello stock di riscontrano con riferimento alle attività professionali, scientifiche e tecniche (+249), alle attività immobiliari (+236) e ai servizi alle imprese (+195). Seguono quindi le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+134), i servizi di informazione e comunicazione (+89), le attività finanziarie e assicurative (+70) e le altre attività di servizi (+69). Ulteriori saldi dello stock positivi, di più contenuta dimensione assoluta, si osservano anche per le attività artistiche, sportive e di intrattenimento,
per l’istruzione (+27) e per la sanità e assistenza sociale.


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