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Assunzioni, investimenti e un Murri «operativo», Grinta svela il ‘capitolo’ fermano del nuovo Piano pandemico

IL DIRETTORE dell'Av4: «Ringrazio tutti i professionisti sanitari delle varie discipline che in questa quarta ondata di pandemia stanno garantendo la risposta di assistenza sanitaria per tutti i malati e danno la possibilità di garantire l’apertura di tutti i servizi sia ospedalieri che territoriali in questa Area Vasta»

Il direttore di Av4, Roberto Grinta

di redazione CF

Quattro posti letto di terapia intensiva per pazienti Covid all’ospedale Murri di Fermo, 30 posti ordinari individuati all’Uoc Malattie infettive e 18 posti letto di pazienti post Covid a Sant’Elpidio a Mare. Sono questi i primi numeri che emergono dal nuovo Piano pandemico regionale passato in analisi, punto per punto, dal direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta. E il piano è anche occasione per Grinta per aggiornare sulle nuove assunzioni nella sanità fermana e sui prossimi investimenti, non senza toccare punti dolenti come il Pronto soccorso. Una lista di argomenti che sembra rispondere, quasi punto per punto, alla lettera aperta che il segretario regionale Cisl Fp, Giuseppe Donati, ha inviato al prefetto per chiederne l’intervento.

«Il nuovo Piano pandemico presenta un punto di forza rispetto al precedente, in quanto – la disamina di Grinta – permette di garantire a questo territorio tutte le attività sanitarie e socio sanitarie. L’Area chirurgica prevede 3 sedute operatorie giornaliere a cui se ne aggiunge 1 di urgenza chirurgica, sia per pazienti Covid negativi che Covid positivi. Se si confrontano i dati dell’attività chirurgica di gennaio 2021 verso gennaio 2022, il numero è aumentato del 50% per un totale di 200 interventi di cui il 50% sono interventi principali. Passando alla situazione del personale, nel mese di febbraio verranno assunti 5 nuovi infermieri ed altri 7 sono stati richiesti. In questi giorni è pervenuta la lista degli Oss dalla quale saranno chiamati in tempi brevi 12 operatori socio sanitari. Sul fronte degli amministrativi è imminente l’assunzione di 2 coadiutori amministrativi, si è in attesa della graduatoria di assistenti amministrativi degli Ospedali Riuniti Marche Nord, dalla quale saranno chiamati un numero di assistenti amministrativi previsti nel piano occupazionale».

«Sul fronte dei dirigenti medici – aggiunge il direttore Av4 – si è provveduto ad assumere 5 medici di Area chirurgica ed 1 medico anestesista. Su quello del Piano investimenti è stata già fornita la lista all’Asur e alla Regione Marche per la richiesta delle nuove tecnologie che necessitano per l’ospedale di Campiglione ed Amandola. Per quanto riguarda il nuovo piano socio sanitario, la Regione ha individuato degli investimenti collegati al Pnrr per Montegranaro, Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a Mare e Petritoli, così distribuiti: 1,2 milioni di euro per la Rsa e il sistema antincendio di Montegranaro, 3,7 milioni per la riqualificazione della Residenza sanitaria riabilitativa di Porto San Giorgio, 140mila e 250mila per Sant’Elpidio a Mare per adeguamenti antincendio e gas medicali».

Il Pronto soccorso

Passando alle criticità del Pronto soccorso, «abbiamo superato un consistente picco di accessi Covid nei giorni scorsi. Nonostante questo – il report di Grinta – la struttura ed il personale sono riusciti a garantire le regolari prestazioni, e laddove necessario, le ospedalizzazioni di tutti i pazienti non Covid. Per i Covid, quotidianamente riusciamo a trovare spazi di degenza per un numero di 8-10 positivi che necessitano di ospedalizzazione e vengono ricoverati al reparto di malattie infettive, o alle strutture di Campofilone e Sant’Elpidio a Mare. Qualora avessimo aperto un secondo reparto di medicina Covid, avremmo registrato grandi difficoltà a garantire le prestazioni ordinarie per tutte le altre patologie e comorbidità che necessitano di usufruire delle prestazioni sanitarie. L’ospedale Murri di Fermo sta invece continuando ad agire, nonostante i numeri significativi dell’emergenza Covid, garantendo la piena operatività di tutti i reparti e di tutte le prestazioni. Si evidenzia, ancora una volta, come i pazienti in terapia intensiva siano tutti non vaccinati allo stato attuale, mentre i pazienti che si presentano al Pronto Soccorso e necessitano di ricovero, per l’87% sono anch’essi non vaccinati. Dati che rimarcano e rafforzano l’esigenza e l’importanza della vaccinazione».

A tal proposito, i numeri della campagna vaccinale antiCovid nell’Area vasta 4 sono molto confortanti. Nell’ultimo semestre, da agosto 2021 a gennaio 2022, sono state somministrate 153.270 dosi, così distribuite: 27.858 prime dosi, 47.440 seconde, 77.972 dosi booster. Rispetto alle previsioni, sulle 79.933 dosi booster da somministrare per i vaccinati con doppia dose nei due mesi precedenti, ne mancano poco più di 1900, significa che la quasi totalità dei cittadini che rientrava nelle tempistiche corrette per la terza dose l’ha già ricevuta. Il dettaglio delle vaccinazioni mese per mese è il seguente: agosto 9037 prime dosi, 22528 seconde dosi, totale 31565; settembre 5599 prime dosi, 10157 seconde dosi, 476 terze dosi, totale 16232; ottobre 3474 prime dosi, 4422 seconde dosi, 2872 terze dosi, totale 10768; novembre 1826 prime dosi, 3652 seconde dosi, 13055 terze dosi, totale 18533; dicembre 2569 prime dosi, 3014 seconde dosi, 31440 terze dosi;, totale 37023, gennaio 5353 prime dosi, 3667 seconde dosi, 30129 terze dosi, totale 39149.

«Si ringraziano tutti i professionisti sanitari delle varie discipline che – conclude il direttore – in questa quarta ondata di pandemia stanno garantendo la risposta di assistenza sanitaria per tutti i malati e danno la possibilità di garantire l’apertura di tutti i servizi sia ospedalieri che territoriali in questa Area Vasta».



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