di Sandro Renzi
«Vesprini? La sua coalizione spaventa>. Così Giacomo Fagiani, approdato insieme ad un gruppo di amici nella compagine civica dell’ex assessore della giunta Loira, dopo aver militato nel partito di Renzi. Lo farà presumibilmente con una lista dal carattere <progressista riformista» la definisce. Ma in queste ore, con il terzo polo finito nel mirino dei più critici e dopo l’accordo raggiunto con Fi prima e la Lega dopo, a Fagiani e non solo preme fare chiarezza sull’operazione che Vesprini ed i suoi delfini stanno mettendo in piedi incamerando l’ok anche di alcuni partiti di centrodestra. Insomma una difesa d’ufficio per motivare anche la scelta di appoggiare Vesprini e non altri candidati.
«È giusto fare una premessa: quando c’è un programma e un candidato condiviso si possono rompere certi schemi nazionali e lavorare per un obiettivo comune, il bene della città e dei cittadini. L’esempio su tutti è il governo nazionale. Quando alla guida c’è una persona moderata e competente con un obiettivo importante da portare a casa, anche quello che pensavamo impossibile è diventato possibile. Gli addetti ai lavori conoscono le difficoltà per mettere su una lista civica, ancora più difficile trovare persone legate da una visione politica comune. Tutto questo è più complesso in una città come Porto San Giorgio, dove ci sono tanti partiti e pochi abitanti – scrive Fagiani. – Per fare degli esempi: la Giunta Calcinaro a Fermo e la Giunta Loira qui a Porto San Giorgio hanno al loro interno esponenti che vengono da realtà politiche molto differenti, ma legati assieme da obiettivi e programmi condivisi>. Qualcosa di simile a quello a cui sta lavorando Valerio Vesprini. «Stanno costruendo una coalizione raccogliendo la disponibilità di diverse realtà politiche legate assieme da obiettivi comuni, e guarda caso è stato messo alla gogna mediatica come mai prima. La verità è una, la sua colazione spaventa» spiega Fagiani.
Lo strumento, a detta sua, per demolire il progetto sarebbe quello di far passare la coalizione per una Babele «alimentando false informazioni». Accuse pesanti che rischiano di gettare benzina sul fuoco di una campagna elettorale che deve ancora iniziare, almeno formalmente. «Analizziamo la realtà, negli ultimi mesi la Lega sembra molto diversa, ha messo da parte la linea sovranista e si è subito resa disponibile alla formazione di questo governo, assumendosi delle responsabilità. Nel governo nazionale c’è una maggioranza ampia, e diversa dai canoni per il quale eravamo abituati. Perché questo non può avvenire a Porto San Giorgio? Con un programma e un candidato condiviso, ben venga una coalizione eterogenea dal punto di vista di appartenenza politica, ma compatta sul programma e determinata a vincere queste amministrative locali. Serve ossigeno alle attività e ai sangiorgesi. Serviranno progetti e scelte coraggiose, utilizzando canali diretti senza intermediari con provincia, regione, Roma e Bruxelles, e gli unici a poter garantire un filo diretto con queste istituzioni saranno i civici della Lega – chiosa Fagiani aggiungendo – in molti hanno fatto una scelta “difficile”, mettere da parte i simboli nazionali per lavorare assieme. Viene prima la città e il bene comune. Questa coalizione sarà il motore per la ripresa economica, e grazie ai tanti progetti che presenteremo e ai fondi regionali, nazionali e europei che arriveranno, ritornerà un nuovo periodo di crescita e prosperità».
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