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Giorno della Memoria, in Regione il ricordo della Shoa e l’impegno contro i segnali di antisemitismo

REGIONE - Il presidente Dino Latini: «“Mai più” sia monito quotidiano per non ricadere nelle aberrazioni del passato». Presentati gli elaborati delle scuole selezionate per il concorso “I giovani ricordano la Shoah”. Nelle conclusioni del Presidente Acquaroli la definizione della memoria «valore universale e imprescindibile»

Con un richiamo alla Dichiarazione dei diritti Universali dell’uomo e un invito ad impegnarsi quotidianamente contro ogni forma di intolleranza e di antisemitismo, il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, ha aperto la seduta dedicata al Giorno della Memoria. «Il 2021 – ha ricordato il Presidente – è l’anno in cui è risultato crescere in maniera esponenziale l’antisemitismo, che agisce oggi con strumenti diversi, più sofisticati, ma ugualmente capaci di colpire in profondità. Sembra una cosa impossibile, eppure avviene costantemente e avviene spesso nell’indifferenza. La battaglia deve essere quotidiana, mai più eventi così strazianti, così dolorosi, come quelli vissuti tra il 1933 e il 1945. Il “Mai più” sia il richiamo costante per non ricadere nelle aberrazioni del passato». Un invito condiviso dalla Presidente della Comunità ebraica di Ancona, Manuela Russi, che ha sottolineato «l’urgenza di spiegare alle persone le secolari e false mitologie antisemite, alimentate anche dalla pandemia, per non cadere in una pericolosa banalizzazione».

Dopo i saluti introduttivi, le parole e la musica del Recital “Dizionario della memoria”, a cura di Rovine Circolari, con Isabella Carloni (voce) e il fisarmonicista Christian Riganelli. Scene dai Lager e voci di testimoni per riflettere sul valore della memoria, un tema sul quale si sono impegnate le scuole marchigiane selezionate nell’ambito del concorso del Ministero dell’Istruzione “I giovani ricordano la Shoah”. Hanno presentato video ed elaborati gli studenti del liceo classico Rinaldini di Ancona, dell’Istituto comprensivo “Leonardo Da Vinci” di Civitanova Marche, dell’Istituto comprensivo “Senigallia Centro-Fagnani” e dell’Istituto superiore “Enrico Mattei” di Recanati. Un ruolo attivo quello delle comunità scolastiche nella celebrazione di questa giornata, come ha ribadito il Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche, Marco Ugo Filisetti. Tracciando le conclusioni della seduta aperta, il Presidente Acquaroli ha definito la memoria «prima di tutto un dovere in capo ad ognuno, per non lasciare andare alla dimenticanza quei tragici e inaccettabili crimini avvenuti che non vogliamo si ripetano più. La memoria è un faro sui valori della pace, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, del rispetto della giustizia, della fratellanza, pietre miliari della nostra società. Una riflessione che vale ogni giorno, valore universale e imprescindibile».

Dino Latini

«La memoria è tenere acceso un faro – ha aggiunto il governatore – sui valori imprescindibili della democrazia, della pace, della libertà, dell’uguaglianza, del rispetto, della giustizia, della fratellanza: pietre miliari della nostra società”. Il presidente ha ringraziato le autorità e i ragazzi delle scuole marchigiane che hanno portato il proprio contributo alla ricorrenza celebrata dal Consiglio regionale, in apertura della seduta odierna. La memoria, ha ammonito Acquaroli, «è, prima di tutto, un dovere in capo a ognuno, per non lasciare cadere nella dimenticanza i tragici e inaccettabili crimini accaduti contro l’umanità, e che non vogliamo si ripetano mai più. La memoria è garante della nostra identità, perché si fonda sulla consapevolezza critica del passato. E il suo esercizio rappresenta la volontà di conservarla, per costruire un presente e porre basi solide per un futuro, che non debbano mai più conoscere drammi e orrori come la Shoah e tutti i crimini perpetrati contro il genere umano». La Memoria, ha aggiunto il presidente, «deve rappresentare un valore universale e imprescindibile, da trasmettere alle nuove generazioni che ne saranno custodi e promotrici”, e quella che ricorre in questa giornata è “una riflessione che vale per ogni giorno».

Francesco Acquaroli

Il dramma della Shoah, rappresenta il «momento buio e ferita inguaribile della nostra storia. Simbolo di tutti i crimini, gli orrori, le sofferenze, le tragedie che hanno calpestato la dignità del genere umano nel corso dei secoli. Una pagina indelebile che ancora, troppo spesso, anche al giorno d’oggi, rischia lo spettro del negazionismo. Per questo motivo è nostro dovere tenere sempre sveglia la coscienza e trasmettere alle giovani generazioni il seme della libertà e del rispetto».  La Giornata della Memoria, ha concluso il presidente Acquaroli, «è patrimonio di tutti e deve provenire da ciascuno di noi la ferma condanna, chiara e inequivocabile, verso ogni crimine compiuto contro l’umanità e verso chi se ne è reso colpevole, ieri come oggi. Nessuna condizione umana, nessun motivo ideologico, politico, religioso può essere mai più ragione di persecuzione e di violenza nei confronti di nessuna persona. Questo il messaggio della Giornata della Memoria: la ragione – è la chiusura dell’intervento del presidente Acquaroli – per cui continuare sempre a tenere vivo il ricordo, ad alimentarlo, a trasmetterlo a chi verrà dopo di noi». Nel corso della seduta aperta sono intervenuti i rappresentanti del Tavolo della Memoria Alessandro Bono (Anci Marche), Claudio Maderloni (Presidente del Coordinamento regionale Anpi Marche), Luca Andreoni (Istituto storia Marche), Silvana Giaccaglia (Presidente regionale Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra) e Clara Ferranti (Rete universitaria per il Giorno della Memoria).


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