«Il Consiglio di Stato conferma che l’Eco Elpidiense ha agito correttamente». E’ quanto rimarca oggi Mauro De Angelis, amministratore delegato Ecoelpidiense Srl in merito alla gara per la raccolta rifiuti a Sant’Elpidio a Mare. Il punto di De Angelis dopo la nuova sentenza.
«Dopo la sentenza del Tar Marche del 22 luglio scorso che aveva dichiarato l’illegittimità dell’esclusione della Eco Elpidiense dalla gara di appalto della raccolta rifiuti del comune di Sant’Elpidio a Mare, la ditta seconda in graduatoria – ripercorre le tappe giudiziarie l’ad della Ecoelpidiense – aveva presentato ricorso in Consiglio di Stato avverso la nostra riammissione. La vicenda è legata ad un documento presentato dalla nostra ditta in sede partecipativa, il computo metrico contenente elementi relativi alla parte economica, che per la Sua provinciale, la Stazione Unica Appaltante, non era previsto e per questo dovevamo essere esclusi. In realtà, la gara prevedeva questo documento e la Stazione Appaltante era intervenuta con un chiarimento, su richiesta di un altro operatore, per modificare i documenti da presentare in sede partecipativa. Il Consiglio di Stato, accogliendo le eccezioni formulate dal nostro avvocato Carlo Nunzio Sforza, ha dichiarato con la sentenza del 17 febbraio scorso inammissibile l’appello ed ha anche sottolineato confermando la sentenza del Tar Marche che “Nel caso di specie, come condivisibilmente affermato dalla sentenza impugnata, per un verso non vi era una particolare difficoltà interpretativa della disposizione oggetto del chiarimento, per altro verso quest’ultimo, sotto una apparente attività interpretativa, ha, di fatto, introdotto ex novo una distinta disposizione con ben differente contenuto normativo”.
Oggi il Consiglio di Stato, di fronte al ricorso della seconda in graduatoria, fatto contro la decisione di riammetterci, dà pienamente ragione alla Ecoelpidiense. Cosa comporta? Che anche la giustizia di secondo grado ha sancito che la nostra esclusione era illegittima. Quello che dispiace è la presa di posizione pubblica e mediatica che due enti come Comune di Sant’Elpidio a Mare e Provincia di Fermo si sono affrettati a prendere nonostante ci fosse già una pronuncia che sanciva l’illegittimità della nostra esclusione, peraltro operatori uscenti dell’appalto. Sarebbe stato meglio attendere l’iter piuttosto che festeggiare vittorie di fronte a un percorso ancora incerto. Inoltre, contro l’aggiudicazione della gara ad altra ditta abbiamo presentato un ulteriore ricorso. Il Tar, pur ritenendo testualmente nella diversa sentenza del 18 gennaio scorso che “l’operato della Sua non è stato irreprensibile”, ha ritenuto di non annullare l’intera procedura o dichiarare illegittima l’aggiudicazione altrui. Per questo – spiega De Angelis – stiamo valutando se tornare innanzi al Consiglio di Stato, eventualmente per avere un nuovo affidamento del servizio all’Eco Elpidiense o quantomeno un risarcimento danni in quanto alla luce delle sentenze la nostra azienda sarebbe l’unica ad aver presentato i documenti minimi richiesti dalla gara. Ma al contempo è una storia che vogliamo chiudere e che speriamo possa solo servire a porre maggior attenzione alle procedure e al rispetto del privato che cerca di svolgere al meglio il suo lavoro, senza dover passare mesi dentro i tribunali. Le gare dovrebbero dare valore alle progettualità più che agli aspetti economici, soprattutto considerando gli aumenti importanti a cui andranno incontro le aziende sia per gli smaltimenti sia per i carburanti. I Comuni, e di conseguenza le Stazioni appaltanti, devono puntare alla fattibilità, senza pretendere tutto a fronte di poco. Non va mai dimenticato che l’obiettivo delle aziende che svolgono questo complesso lavoro è di garantire il miglior servizio e rendere le città più ecosostenibili».
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