Riceviamo dal sangiorgese Manuel Cosimi e pubblichiamo:
«Con il decreto varato per le scuole vive una situazione di disagio e discriminazione. Credo che mettere in Dad un ragazzo perché non vaccinato significhi discriminarlo, ghettizzarlo, renderlo diverso. Oggi un ragazzo non vaccinato è scientificamente contagioso e contagiabile come uno vaccinato ma non può frequentare la didattica in presenza. Se in classe ci sono più di due casi si va in Dad. Però può andare al cinema o giocare ai giardinetti con i compagni di classe. Questa è l’assurdità del decreto legislativo. Per questo motivo ho deciso di scrivere al presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, ossia per sensibilizzarlo sul disagio che vivono troppi cittadini della sua regione, anche nella sua regione, nella nostra regione. Questo per chiedergli di portare la questione all’attenzione del Governo. Credo, sono convinto del fatto che chi la pensa diversamente non debba e non possa essere ghettizzato, e su questo la storia ci insegna. Nel 2022 il Governo non può imporre idee, stili di vita. I ragazzi non vaccinati, in Dad, non possono essere lasciati soli. Ecco quindi che scatta il congedo parentale al 50% dello stipendio per i genitori. Parliamo anche dei lavoratori ultracinquantenni sospesi senza stipendio perché la pensano differentemente su cosa farsi inoculare. Tutti loro non possono essere costretti a subire qualcosa, sono impoveriti, affamati, ghettizzare. Tutto questo mi fa fare un salto nel passato dove i diritti di chi non la pensa come il sistema erano calpestati. Certo oggi, nel 2022, è impossibile ma non vorrei che di questo passo la situazione peggiori ulteriormente. Un’opposizione che si adopera manifesterebbe, occuperebbe piazze, organizzerebbe incontri per evitare tutto questo, anche perché siamo unici in Europa. Concludo invitando il presidente Acquaroli ad un confronto»
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