«Al Pronto soccorso dell’ospedale Murri di Fermo abbiamo attraversato negli ultimi giorni, ed in particolare la scorsa notte, una situazione di complessità che insieme a tutto il personale sanitario stiamo risolvendo in queste ore. Già questa mattina la situazione è completamente rientrata ed abbiamo provveduto a dare idonea collocazione ai degenti in attesa». E’ quanto afferma il direttore dell’Area vasta 4, Roberto Grinta dopo la situazione da codice rosso vissuta nelle ultime ore nel reparto guidato dal primario Alessandro Valentino, come riportato da Cronache Fermane.
«Nelle scorse ore abbiamo avuto una presenza di pazienti entrati in pronto soccorso lo scorso fine settimana ancora da collocare, per via dell’assenza di posti letto disponibili sul territorio. A questi si è aggiunto un numero consistente di utenti nella nottata appena trascorsa. Alcuni di questi non necessitavano di ricovero e dopo le visite e gli approfondimenti del caso, sono stati dimessi. Gli altri sono stati rapidamente sistemati nel volgere di alcune ore. La lungodegenza Inrca ha provveduto ad effettuare oggi alcune dimissioni, anche al reparto di medicina si sono liberati dei posti letto. Il problema primario che stiamo riscontrando in questi giorni – conferma il direttore Grinta – riguarda l’accesso di utenti che si presentano per problematiche non relative al Covid, ma a che all’effettuazione di un tampone risultano positivi e che quindi, anche se asintomatici, debbono essere collocati al reparto di malattie infettive. Vengono poi seguiti e presi in carico dai professionisti delle altre unità operative, in base alla patologia da curare. Va ricordato che in base ai protocolli di sicurezza per il contenimento della pandemia, è necessario garantire un distanziamento minimo tra i degenti che riduce la disponibilità complessiva di posti letto all’interno delle strutture sanitarie. Un ringraziamento, ancora una volta, va a tutti gli operatori sanitari, del Pronto soccorso e delle altre unità del Murri, per la risposta professionale all’utenza e per la tempestività con cui si è trovata una pronta soluzione per garantire assistenza ai pazienti».
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