Questa mattina ai microfoni di Radio FM1 sono intervenuti Alberto Gagliardi, direttore generale presso La Fenice, e Massimo Ascani, fisiatra del centro diagnostico. «È un plesso dinamico e in costante evoluzione – sostiene Gagliardi -. Per il 2022 abbiamo fissato come obiettivo di diventare l’eccellenza marchigiana della sanità privata. Già lo scorso anno abbiamo investito in tecnologia, completando la diagnostica per immagini con l’innesto della tac e un’ulteriore risonanza magnetica di ultima generazione. Questa permette di avere delle diagnosi precise e in alta risoluzione. È la terza installata in Italia con tali caratteristiche. Inoltre siamo arrivati a coprire 42 specialità mediche con il superamento di 100 professionisti. L’intenzione è di offrire un servizio su misura per ogni cittadino».
Sicuramente tra le specializzazioni primarie del centro abbiamo il settore della fisiatria. Però quali sono le distinzioni tra il fisiatra ed il fisioterapista? Lo chiarisce Ascani: «Il fisiatra è un medico e si trova a metà strada tra la neurologia e l’ortopedia. Il compito consiste nel curare problematiche post-traumatiche o posturali senza ricorrere all’intervento chirurgico. Di fatto, prescriviamo terapie e curiamo le patologie attraverso dei trattamenti riabilitativi». Uno di questi è certamente l’ozonoterapia: «È un percorso terapeutico basato su una miscela di ozono e ossigeno. Questo ha un’azione antidolorifica, antinfiammatoria, antibatterica e rivitalizzante dei tessuti. Sostanzialmente provoca una essiccazione degli elementi da cui scaturisce l’infiammazione e un rinnova i tessuti. È assolutamente consigliata in quanto evita l’operazione chirurgica». Ascani è un medico che ha girato il mondo, in particolare ha lavorato in Inghilterra e negli Stati Uniti. Da queste esperienze ha rilevato una differenza sostanziale con l’Italia: l’attenzione per la ricerca. «Il medico si fa in una sola maniera quindi dal punto di vista professionale non c’è una vera e propria diversità – afferma -. Tuttavia i ricercatori sono decisamente più retribuiti ed i progetti di ricerca vengono finanziati adeguatamente. Per quanto riguarda il campo medico, in Italia abbiamo ottime menti e lo testimoniano i loro risultati ottenuti all’estero». Conclude Gagliardi: «Ascani si è inserito nel contesto del nostro centro e noi siamo onorati di averlo. Nel nostro puzzle mancava una tessera e lui l’ha riempita con la sua competenza e professionalità».
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