di Alessandro Luzi
«Quando i cittadini si esprimono senza influenze partitiche, si impegnano e apportano la loro conoscenza». Con queste parole il presidente dell’associazione Demos, Carlo Di Marco, ha aperto la conferenza stampa di presentazione del progetto per un forum sul futuro della Casina delle Rose. Di Marco si occupa di democrazia partecipata e di processi di inclusione in cui i protagonisti sono proprio i cittadini, processi legati, ovviamente a temi cari ai vari territori di riferimento. E per Fermo questo fa giocoforza rima con la Casina delle Rose.
Il forum prevede una prima fase con uno studio con un tavolo di esperti avente ad oggetto proprio la Casina delle Rose «bene comune che ha la sua storia e struttura urbanistica». Tra gli esperti figurano architetti, artisti, storici. Saranno chiamati ad esprimere un orientamento risolutivo da proporre ai cittadini.
In una seconda fase del forum saranno proprio i cittadini ad essere coinvolti direttamente con la formazione di gruppi di lavoro di volontari. Si riuniranno in singoli tavoli composti da un massimo di dieci soggetti «perché con poche persone – specificano dalla Demos – si favorisce la partecipazione. Il processo si chiuderà con una terza fase in cui si terrà un’assemblea plenaria e una proposta complessiva che verrà sottoposta a tutti i cittadini. «E alla fine si vota, un voto che costituirà la proposta popolare da consegnare al Comune.
«Sono iniziative che vengono dal basso e l’amministrazione – rimarcano dalla Demos con Di Marco – le deve tenere in considerazione. Inizieremo le attività e inviteremo sempre l’amministrazione. Le attività si terranno online e in diretta su Facebook».
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