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Terrenzi: “Ci hanno sbattuto la porta in faccia come 10 anni fa, fondiamo il terzo polo”

SANT'ELPIDIO A MARE - Il Sindaco rompe col Pd per la candidatura a sindaco di Alessandrini: "Forzatura insensata, hanno avuto paura delle primarie come 10 anni fa"

Alessio Terrenzi

“Ci hanno sbattuto la porta in faccia. Ora realizziamo il terzo polo”. La rottura nel centrosinistra elpidiense a questo punto è un dato di fatto. Dopo l’annuncio ufficiale che sarà Fabiano Alessandrini il candidato sindaco, il primo cittadino Alessio Terrenzi, insieme a buona parte della lista Partecipazione democratica, si chiama fuori e guarda oltre. “Il terzo polo può diventare un laboratorio politico, è la strada per un termometro anche nazionale, Si può giocare una partita che va oltre Sant’Elpidio a Mare”, assicura.

Secondo il Sindaco, “si è ripetuto quanto capitato nel 2012, è la stessa storia. Ancora una volta hanno detto no alle Primarie, non c’è stata la volontà di trovare una sintesi su un candidato condiviso. Noi lo abbiamo scritto nero su bianco in un documento consegnato a tutti i segretari delle liste, abbiamo anche ipotizzato la data del 27 marzo per organizzarle e proposto la stesura di un manifesto di valori. Nessuno può dirci di aver voluto rompere con la maggioranza. Abbiamo solo chiesto un nome su cui fosse possibile fare sintesi, oppure di far scegliere ai cittadini”.

L’accusa è al Pd che, a suo dire, avrebbe rigettato la soluzione primarie. “Avevano fretta di chiudere perchè ne avevano paura. Il tempo c’era, si vota a giugno – tuona Terrenzi – Alessandrini si è voluto candidare a tutti i costi, al punto di spaccare una coalizione uscente solo per sua volontà personale. Su 5 gruppi consiliari dell’attuale maggioranza, solo 2 sono a favore di questa scelta Da noi nessuno vuole fare il sindaco per forza, ora la cosa importante, più che il nome, è il progetto”.

Rottura totale anche col coordinatore di Partecipazione democratica Franco Belletti, che secondo Terrenzi, “ha deciso di uscire dalla lista, ora è tutto chiaro. Non possiamo avere un coordinatore che fa politica per un avversario. Lui ha lavorato da dentro Partecipazione democratica in funzione del Pd”.



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