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Alessandrini a Terrenzi: «Sembri il bambino che se ne va portando via il pallone»

SANT'ELPIDIO A MARE - «Resto di stucco, mi chiese lui per primo di candidarmi sindaco, ora dice che rappresento il vecchio, ma vorrebbe Clementi che sta in politica da più tempo di me»

Fabiano Alessandrini

«Spiace che Terrenzi si comporti così. Non gli è stata sbattuta nessuna porta in faccia, ha fatto tutto da solo». Fabiano Alessandrini, fresco di investitura a candidato sindaco del centrosinistra, si deve difendere in questi giorni dagli attacchi al vetriolo del primo cittadino elpidiense Alessio Terrenzi, tanto contrario alla sua candidatura da essere pronto a costruire un terzo polo civico.«In un momento come questo, con una guerra bruttissima nel cuore dell’Europa, proprio mentre usciamo dalla pandemia, chi ha un ruolo istituzionale dovrebbe dimostrare serietà e non pensare alle beghe di bottega». 

Secondo Alessandrini, «nella nostra coalizione c’è tutto il centrosinistra, tanti civici, compresa gran parte dei fondatori di Partecipazione democratica. Se lui non è d’accordo sono gli altri a spaccare? Sembra il ragazzino che quando la partita non va come dice lui, riprende il pallone e se ne va. Alessio poteva ritagliarsi un ruolo da padre della coalizione, piuttosto che diventare l’artefice di divisioni prive di motivazioni politiche. Non speravo in un suo sentimento di riconoscenza, conosco il soggetto. Ma poteva preservare la figura politica ed istituzionale in cui in tanti, me compreso, abbiamo investito».

Terrenzi e Alessandrini a festeggiare la vittoria elettorale del 2017, altri tempi

Si sente «orgoglioso e carico di responsabilità», Alessandrini, per la sua candidatura, «Ho dato la mia disponibilità quando me lo hanno chiesto e il primo a farlo fu proprio Alessio Terrenzi, dicendo che servivano esperienza e capacità di gestione, anche, spiace dirlo, con giudizi polo lusinghieri verso chi, fino a ieri, ha portato al tavolo delle trattative in alternativa al sottoscritto».

La sua candidatura, prosegue il presidente della Steat, viene da una larghissima convergenza e ci sono i presupposti per allargare ancora la coalizione». Rivendica poi di aver fatto la sua parte ed essersi impegnato in prima persona «ogni volta che sono stato chiamato a farlo, dell’accreditamento regionale della casa di riposo fino al finanziamento della nuova scuola Martinelli, dallo stop al tempio crematorio fino agli scuolabus».

Un capitolo a parte riguarda le primarie invocate da Terrenzi e a suo dire rigettate dal Partito democratico. «Il Pd le ha proposte a settembre – ricorda Fabiano Alessandrini – evidentemente qualcun altro non ha avuto interesse a farle, c’erano le elezioni provinciali in ballo e facevano comodo i voti del PD. Poi a gennaio sono partiti con la pantomima dei civici senza partiti, addirittura giudicati dannosi, poi si è di nuovo virato proponendo il tutti insieme, da Art 1 a Fratelli d’Italia, poi si è tornati al centrosinistra proponendo a tutti di fare i nomi sui quali discutere, ma uno in particolare non doveva essere fatto. Allora chi è che davvero non ha voluto le primarie? Tra l’altro l’unico a farle, e vincerle, nel 2004, fui io, poi su richiesta del partito accettai un passo indietro per allargare la coalizione in vista delle elezioni comunali».

Altra freccia scagliata da Terrenzi riguarda il fatto di rappresentare ormai il passato, essendo stato in giunta 20 anni fa. «Sono stato vicesindaco di Renzo Offidani e per me è un vanto, ho avuto ottimi maestri e studiato molto, è forse una colpa? – si chiede Alessandrini – Poi qualcosa non funziona nel ragionamento del Sindaco. Io sarei il vecchio, ma a suo avviso la figura ideale per unire tutta la coalizione sarebbe stato Norberto Clementi, persona validissima, che ha seduto per la prima volta in Consiglio comunale nel 1985. E’ chiaro, quindi, che la motivazione sia pretestuosa».

Il candidato sindaco del centrosinistra ora vuole chiudere la polemica col primo cittadino elpidiense. «Ognuno fa le sue scelte. Spiace per il modo volgare nei confronti di chi lo ha sempre sostenuto e per le cose non vere che ha detto. Ma ogniuno ha il suo stile. Io penso che la coerenza e la linearità dei comportamenti alla lunga paghino sempre. Ora voglio parlare coi cittadini, confrontarmi con loro e, quando sarà il momento, con gli altri candidati Sindaci».

P.Pier.



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