Nelle Marche ci sono «un’amministrazione e un tessuto economico sostanzialmente sani ma non privi di criticità che derivano più da comportamenti individuali che da fenomeni criminali organizzati». Così il procuratore regionale della Corte dei Conti, Alessandra Pomponio, nel corso della cerimonia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, tenutasi questa mattina all’auditorium della Mole Vanvitelliana, ad Ancona.
«Anche in considerazione delle ingenti risorse messe a disposizione dal Pnrr – ha sottolineato il procuratore -, occorre mantenere alta l’attenzione nei confronti di potenziali infiltrazioni criminali, orientate sempre di più ad avvantaggiarsi dei finanziamenti pubblici tramite l’aggiudicazione illecita di appalti e subappalti a discapito di operatori economici ‘sani’, per poi reimmettere tali risorse in altri canali dell’economia legale, ovvero a rilevare imprese decotte, anche approfittando delle difficoltà economiche conseguenti alla crisi pandemica, per poi trarne profitto.
Il tessuto economico locale, pur esposto a tale rischio, non sembra ancora presentare patologie sistemiche e pertanto si rende necessaria una costante vigilanza, sui beneficiari e sull’utilizzo di rilevanti flussi di denaro, sulle nuove modalità di commissione di illeciti sempre più orientate a sfruttare le lacune nelle previsioni normative o a insinuarsi nei margini di discrezionalità della pubblica amministrazione; in tal senso non va sottovalutata l’evidenza, già registrata, di nuovi fenomeni corruttivi nei quali risulta smaterializzata la dazione di denaro quale prezzo del reato, in favore di diverse altre utilità come il conferimento di incarichi, l’assegnazione di un posto di lavoro, la prestazione di lavori e servizi di varia natura a beneficio del corrotto o dei soggetti al medesimo legati o riconducibili». Fonte di una certa preoccupazione è la previsione della proroga fino al 30 giugno del 2023 delle disposizioni in materia di responsabilità erariale, che limita la responsabilità dei soggetti che amministrano fondi pubblici.
«Il rischio – ha detto il procuratore regionale – è che la portata della disposizione si consolidi nel vigente ordinamento, determinando una sorta di impunità per funzionari e amministratori pubblici che agiscano con grave negligenza e noncuranza, in violazione del rapporto di fiducia con l’amministrazione pubblica. La norma, per come formulata, rischia peraltro di avere un effetto di impunità generalizzata, andando ben oltre il perimetro operativo di gestione dell’emergenza, entro il quale il legislatore aveva inteso definirne la portata, come precisato nelle premesse del decreto legge stesso».
Nella sua relazione, la presidente della Corte dei Conti Luisa Motolese ha parlato delle sfide del futuro, legate soprattutto ai fondi del Pnrr: «Tutti i ministri hanno compiti che le loro amministrazioni non avevano mai affrontato prima, così anche gli enti locali necessitano di risorse e know how. Nel 2022 devono essere raggiunti 100 risultati, di cui 45 entro i primi sei mesi e 55 da giugno a dicembre. In questo quadro non appare possibile prescindere da un apparato di controllo e verifica delle risorse così acquisite. Non può dubitarsi che anche la Corte dei Conti sia chiamata ad offrire il proprio contributo, come peraltro è sempre accaduto nella secolare storia del giudice contabile».
I NUMERI E LE SENTENZE – Quanto ai numeri, nel corso del 2021 sono state definite 882 istruttorie. Ci sono stati 23 inviti a dedurre per danni pari a 1.149.334 euro e 16 citazioni a giudizio per danni pari a 2.201.197 euro. Nel corso delle istruttorie incamerati sono stati incamerati 33mila euro, di cui 30 a favore della Regione Marche e 3mila a favore dell’Asur. I provvedimenti di condanna lo scorso anno hanno avuto un valore di 605.465 mila euro. Per quanto riguarda le nuove istruttorie, la procura erariale guarda anche alle inchieste relative alle false vaccinazioni e al rilascio indebito di Green Pass.
Per quanto riguarda Ancona, le istruttorie sono legate alla maxi inchiesta di Euro Green Pass, portatrice tra gennaio e febbraio di 85 misure cautelari, tra custodie in carcere, arresti domiciliari, obblighi di dimora e di presentazione alla pg. Le simulazioni finite nel mirino della procura sono avvenute al Paolinelli della Baraccola. Ad eseguirle, per l’accusa, l’infermiere Emanuele Luchetti, relegato in carcere. Attorno a lui, gli inquirenti hanno conteggiato sei intermediari (ai domiciliari) e decine e decine di presunti clienti. Una giudizio chiuso nel 2021 riguarda la condanna di un insegnante della provincia di Macerata: dovrà risarcire il Miur con 7.900 euro, somma legata a un danno patrimoniale diretto, causato – dice la procura – nell’aver usufruito in maniera indebita dei permessi della legge 104 (aveva un genitore invalido) per trascorre le vacanze all’estero. La procura aveva chiesto una condanna pari a 37mila euro.
(Redazione CA)
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