Un documento in 14 punti, consegnato nelle mani del Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, dalle associazioni che fanno capo al 118. Richieste operative su cui costruire un nuovo e più efficace modello di servizio e sulle quali lo stesso Latini ha garantito la massima attenzione da parte dell’Assemblea legislativa. L’atto simbolico al termine dell’appuntamento organizzato ad Ancona, nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica, e dedicato al trentennale del 118.
«Quello che il 27 marzo del ’92 portò all’approvazione della legge per la sua istituzione – ha sottolineato lo stesso Latini – fu un percorso lungo e si concluse in un periodo particolarmente travagliato per la Repubblica Italiana. Ma leggendo gli atti dell’epoca, emerge chiaramente quanto impegno fu messo in campo dal legislatore affinché la tutela dell’emergenza fosse posta al centro degli interventi da attuare. La pandemia ancora in atto ci ha fatto capire, se ancora ce ne fosse bisogno, come questo servizio sia essenziale nell’ambito del settore sanitario e come oggi vada coerentemente rivisto e riformulato in termini di profili, iniziative e strutture. La giornata di oggi vuole rappresentare l’avvio di un confronto a cui far seguire azioni concrete a sostegno dello stesso servizio per il bene di tutta la nostra comunità».
Organizzato dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa, l’appuntamento nell’Aula “Montessori” è stata l’occasione per parlare dell’attuale situazione e delle prospettive future del servizio. «Trent’anni di 118 significano – ha affermato il Direttore generale dell’Asur, Nadia Storti – trent’anni di cambiamento sistema sanitario nazionale. L’istituzione del 118 ha mutato effettivamente la fotografia della nostra sanità, ma oggi serve un cambiamento. E’ necessario puntare ancora di più sulla formazione dei medici, del personale sanitario. Un lavoro non facile, il loro, ma che esercitano con estrema professionalità, salvando ogni giorno vite umane».
Nel corso dell’iniziativa gli interventi di Elena Leonardi e Simona Lupini, rispettivamente presidente e vice della Commissione regionale Sanità. «Non celebriamo soltanto i trenta anni del servizio – hanno evidenziato – ma rendiamo merito all’intero sistema di emergenza che ricomprende la parte sanitaria e quella di volontariato. Dopo trent’anni è ovvio che molte cose vanne riviste, intercettando i bisogni degli operatori e ricreando la sua funzionalità rispetto alle mutate esigenze». La carenza di personale tra le principali criticità. «Da oggi si avvia un confronto più stretto con le istituzioni e la politica, che speriamo possa consolidarsi per dare soluzioni ai problemi esistenti».
Negli interventi delle associazioni in primo piano soprattutto i problemi generali del settore, che si sono acuiti con la pandemia da Covid -19, e le ipotesi, nonché le progettualità, da prendere in esame per il prossimo futuro, affinché il servizio sia sempre più efficiente. Nel corso dell’evento gli intervenuti dei Presidenti dei Gruppi consiliari e di alcuni consiglieri regionali.
QUI DI SEGUITO IL DOCUMENTO
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