Elezioni, risiko alleanze per Gramegna. Attesa intanto per la scelta di FdI: con o senza Vesprini?

di Sandro Renzi

Si accorcia il tavolo delle alleanze a supporto del candidato sindaco del Pd, Francesco Gramegna. Una delle papabili forze che a quel tavolo avrebbe potuto sedere, ovvero il partito di Calenda, ieri pomeriggio ha annunciato di aderire al progetto di Valerio Vesprini. Azione, come hanno fatto già Lega e Forza Italia, rinuncerà al simbolo ritenendo l’iniziativa messa in piedi dall’ex assessore «la soluzione migliore» per lo sviluppo di Porto San Giorgio. La bozza di programma amministrativo illustrato un mese fa da Azione in conferenza stampa e poi ai civici, presenterebbe molti punti di contatto con le proposte avanzate da Vesprini. Da qui l’accordo per una alleanza in chiave elettorale. Azione contribuirà con una sua lista ed un simbolo che richiama San Giorgio ed il drago.

Chi valuta ancora il da farsi sono Italia Viva e Articolo Uno che a giorni scioglieranno la riserva rispetto all’appoggio da fornire all’attuale vicesindaco Francesco Gramegna. Certo è che la modalità con la quale i dem sarebbero arrivati ad individuare il candidato sindaco pare abbia sollevato più di un mal di pancia in seno ai cosiddetti cespugli che evidentemente non hanno gradito essere relegati alla funzione di meri notai, certificatori di decisioni prese da terzi senza un confronto più ampio. Il percorso avviato lo scorso autunno, in una riunione partecipata ed aperta a tutte le componenti tanto politiche quanto dell’associazionismo che gravitano nel centrosinistra, è stato bruscamente interrotto e ad eccezione di qualche passaggio telefonico tra segreterie, non ci sono state più occasioni per confrontarsi su un nome che federasse tutto il campo del centrosinistra. Ed i malumori interni al Pd non hanno centro contribuito ad agevolare un dialogo più aperto.

Qualcosa di simile è accaduto anche nel centrodestra dove i summit, più o meno saltatati o disertati, non hanno sciolto il nodo del candidato sindaco in rappresentanza di tutta la coalizione. Poteva essere l’occasione per ritrovare una unità sbandierata da oltre tre anni. Invece si è risolto tutto in una ennesima frattura. Lega e Forza Italia hanno fatto quasi subito la loro scelta abbandonando quei tavoli e confluendo su Vesprini. L’Udc, che aveva il suo candidato sindaco, dopo lo strappo consumatosi con Stefano Cencetti, ora è in cerca di una alleanza. Si mormora di un possibile accordo con Fratelli d’Italia ma il tutto è subordinato alle scelte che FdI prenderà in settimana dopo aver contattato tutti i candidati sindaco e  le principali forze in campo, compreso il quarto polo di Fermani e dello stesso Cencetti. Il partito della Meloni dovrà insomma decidere se andare da solo, scelta che sembra piacere di più al suo segretario Andrea Agostini, o appoggiare  Vesprini.

Il quarto polo pare orientarsi verso Gramegna, avendo già escluso a priori qualsiasi contatto con Vesprini. In dote potrebbero portare un paio di liste ed un programma che punta su progetti concreti per lo sviluppo energetico. Fermani e Cencetti ci stanno lavorando e basano le alleanze e la professionalità dei candidati sui curricula di ciascuno di essi. Intanto Gianluigi Rocchetti annuncia l’avvio del progetto l’Officina delle Idee invitando a scegliere sul web anche il logo tra tre possibili. E dalla prossima settimana, sempre sul web, partiranno pure i primi incontri per discutere di idee e progetti per la città. Ma non mancheranno anche occasioni per parlare de visu nelle strade e nei quartieri. Dove quindi la parola partecipazione sembra essere il filo rosso della probabile discesa in campo di Rocchetti.