E’ arrivato anche per lui, per il dottor Paolo Paoloni, il momento di appendere il camice bianco al chiodo. Il dottor Paoloni, un nome illustre, un pilastro della cardiologia del Fermano, dallo scorso 31 marzo, è, infatti, in pensione.
E in tanti, in queste ore, manifestano un certo dispiacere per un ‘veterano’ della cardiologia che sicuramente, con la sua indiscussa professionalità e alla sua impagabile disponibilità, lascerà un vuoto nella medicina del Fermano, del Murri.
Dopo 34 anni di servizio prestato all’ospedale di Fermo, per Paoloni è arrivata l’ora di andare in pensione. E’ stato tra i cardiologi più apprezzati e ‘gettonati’ del nostro territorio. Fermano doc, viene ricordato dai colleghi e dai numerosi pazienti che ha assistito, come un medico dalla spiccata professionalità ma anche dalla grande disponibilità, gentilezza e cortesia. Insomma un medico da portare ad esempio. Per molti colleghi è stato un punto di riferimento. E’ stato tra i primi cardiologi a superare quota mille pace maker impiantati e la lunga lista di pazienti anche per la sua attività intramoenia è la riprova di quanto sia apprezzato per la sua professionalità e competenza.
Paoloni, ultimo in ordine di tempo ad andare in pensione di quel pool di medici che, con Capone, hanno formato la squadra che ha portato la Cardiologia fermana ad altissimi livelli, dopo il primario Gabrielli, aveva assunto il ruolo di direttore ad interim del reparto, un reparto che da qui a brevissimo dovrebbe veder arrivare la nomina del nuovo primario. Sul tavolo del direttore Av4, Roberto Grinta, c’è già la terna di nomi e dunque, espletati i tempi dettati dalla legge, dovrebbe arrivare la nomina. E dopo di essa si spera arrivino anche altri cardiologi per rafforzare il reparto che attende anche l’emodinamica. «E’ stato un pilastro della cardiologia – il commento di alcuni colleghi – un punto di riferimento, un medico esemplare e un uomo dalle spiccate doti umane».
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