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Solidarietà delivery per l’Iiss Urbani: domani primo giorno di consegna di pasti a domicilio per persone in difficoltà

SANT’ELPIDIO A MARE - Al via il progetto “Il Porta a Porta della solidarietà". Si tratta di una rimodulazione del progetto mensa a suo tempo avviato ed interrotto per le limitazioni dovute alla pandemia in corso. La scelta dei pasti sarà orientata verso cibi che si prestino alla consumazione e conservazione in più giorni considerate le previste consegne bisettimali

Prenderà avvio nella giornata di domani, martedì 12 aprile, il progetto didattico “Il Porta a Porta della solidarietà: Delivery dell’Urbani a Sant’Elpidio a Mare” realizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore “Carlo Urbani” – Sede di Sant’Elpidio a Mare “Ezio Tarantelli” indirizzo Enogastronomia in collaborazione con l’amministrazione comunale. Si tratta di una rimodulazione del progetto mensa a suo tempo avviato ed interrotto per le limitazioni dovute alla pandemia in corso.

Il progetto è stato presentato questa mattina in sala giunta dal dirigente scolastico del Polo Urbani Laura D’Ignazi, dai professori Mario Andrenacci e Franca Romagnoli, dal sindaco Alessio Terrenzi e dall’assessore ai Servizi Sociali Gioia Corvaro. È un progetto che coinvolge gli alunni delle classi dell’indirizzo Enogastronomia coi loro docenti di cucina Pierpaolo Piermarini ed Erica Magnante coordinati da Andrea Rossi e consiste nella predisposizione di pasti da asporto due volte a settimana, confezionati in compostabili take-away, da destinare, mediante servizio di consegna a carico del comune, a persone in difficoltà economiche e sociali individuate dai Servizi Sociali del comune.

«Questo progetto rappresenta un’ottima occasione per finalizzare l’attività laboratoriale di cucina dei nostri ragazzi, valorizzando il loro lavoro e sostenendo, allo stesso tempo, la loro motivazione – ha esordito la dirigente scolastica Laura D’Ignazi – il tutto perseguendo l’obiettivo di formare gli alunni come professionisti e praticare principi di collaborazione e solidarietà nel territorio. L’auspicio è quello di poter tornare a poter servire i cibi in mensa, in futuro, pandemia permettendo. La vocazione sociale del Tarantelli, peraltro, oltre alle attività portate avanti dall’Istituto Alberghiero, si concretizza anche con l’indirizzo Socio Sanitario».

«Si tratta di una delle tante collaborazioni attive tra la scuola e la nostra amministrazione comunale – ha aggiunto l’assessore Gioia Corvaro – come, ad esempio, il servizio di accoglienza a teatro. Ringrazio gli uffici servizi sociali per aver lavorato nella direzione di arrivare all’attivazione di un servizio di questo tipo, in particolare la dirigente dott.ssa Lorella Paniccià. Il comune provvede alla consegna grazie alla collaborazione con l’Auser volontariato elpidiense e gli utenti che fruiranno del servizio sono coloro per i quali è già attivo il servizio di assistenza domiciliare».

La scelta dei pasti sarà orientata verso cibi che si prestino alla consumazione e conservazione in più giorni considerate le previste consegne bisettimali. «L’obiettivo è anche quello di offrire agli utenti cibi bilanciati – ha proseguito il professor Andrenacci – che si concretizzeranno periodicamente con specialità locali in maniera sistematica garantendo così un’alimentazione a loro adeguata. Il servizio mensa a suo tempo proposto ha avuto un grande successo testimoniato da gradimento e dall’apprezzamento di coloro che si recavano presso la sede della scuola per essere serviti dai nostri ragazzi. Ora abbiamo dovuto rimodulare il servizio certi di continuare a riservare alle categorie più fragili la massima attenzione».

«L’attenzione per le persone in difficoltà è sempre alta – ha chiosato il sindaco Terrenzi – e ringrazio il Polo Urbani per la collaborazione e la disponibilità. Il progetto garantisce un servizio fondamentale poiché in questo modo possiamo sostenere l’autonomia di tante persone anziane e fragili nella nostra città, consentendo loro di continuare a vivere nella propria casa ed evitando di dover seguire percorsi di cosiddetta “istituzionalizzazione” all’interno di strutture di assistenza specializzate. La realizzazione del progetto potenzia inoltre l’offerta del servizio di assistenza domiciliare  già attivo nel territorio  comunale da moltissimi anni».


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