di Sandro Renzi
Si parte. La campagna elettorale è ufficialmente aperta. Archiviata la polemica sul giorno scelto, quello dedicato al Patrono San Giorgio, per convocare la conferenza stampa e annunciare la sua discesa in campo, Valerio Vesprini spiega le ragioni della candidatura a sindaco, anticipata alla redazione di Rf1 e Cronache Fermane oltre un mese fa. Nel quartier generale in viale della Repubblica, l’ex delfino del sindaco uscente, appoggiato da tanti volti nuovi ma anche figure storiche del Consiglio comunale che hanno scelto di condividere il suo percorso come Giuseppe Catalini, Fabio Bragagnolo, Fabio Senzacqua, Giampiero Marcattili, Carlotta Lanciotti, e poi l’ex candidata sindaca Alessandra Petracci, ripercorre le tappe che hanno segnato la politica sangiorgese negli ultimi mesi. Difficili in particolar modo per lui, braccio destro di Loira, che ha condiviso col centrosinistra 9 anni di amministrazione della città, fino al 2021, quando ha deciso di lasciare la giunta. Ora guida una coalizione civica nella quale sono confluiti senza simbolo anche i tre partiti del centrodestra, ovvero Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia oltre ad Azione, il partito fondato da Calenda. E alle urne dovrà vedersela con i suoi ormai ex alleati, Gramegna, Di Virgilio, Baldassarri. Tra i presenti in sala ci sono pure l’on. Mauro Lucentini, la consigliera regionale Jessica Marcozzi e l’ex segretario di FdI in città, Emanuele Morese, oltre all’ex assessore della giunta Agostini, Lauro Salvatelli e all’ex dem, Dario Laurenzi. E contestualmente non è passata inosservata l’assenza, invece, dei vertici locali di FdI.
Un poster alle spalle del candidato sindaco “annuncia” quello che a Porto San Giorgio si può fare. Giacca blu, jeans, stile informale, Vesprini appare sicuro di sé ma non nasconde l’emozione. Si appoggia al tavolo e comincia: «Abbiamo scelto il giorno del Santo Patrono come giornata di ripartenza, dal valore simbolico. La mia avventura è iniziata in cinque, tra loro Giampiero e Carlotta. Avevamo la voglia di mettere al centro la città. Nel corso dei mesi il gruppo si è allargato per tornare a far vivere la nostra città. Un percorso condiviso dove il gruppo civico è nato senza un candidato ma cercando di portare avanti un progetto di città in un momento particolare ed in una situazione complessa con un due candidati sindaci al momento».
Vesprini rimarca la necessità di dare una svolta e di battere la crisi. Partendo dalla sede, quella di via della Repubblica. «Sempre aperta -ammette- al contributo di chi vorrà darci una mano. E tra loro anche i gruppi politici che hanno voluto mettersi a disposizione. Una coalizione eterogenea può dare una seria risposta alle domande ed alle richieste che arrivano dalla città. Dobbiamo cambiare rotta. Si può e si deve fare. L’obiettivo che ci accomuna è questo, la voglia di fare, la volontà, mettersi a disposizione».
Il collante, come fu per la coalizione Loira, sarà il programma che Vesprini ed i suoi illustreranno palmo a palmo per i quartieri da nord a sud. Primo punto: la partecipazione. «Il cittadino deve rendersi partecipe della comunità, secondo punto l’accoglienza -annuncia Vesprini- Porto San Giorgio deve tornare ad essere protagonista del territorio, bene allora la collaborazione con i principali attori del comprensorio». A chi gli chiede se sarà il garante della coalizione risponde con un cristallino sì dal momento che oltre ai civici il gruppo contempla diversi partiti. Il tempo intanto scorre e la data per presentare le liste è sempre più stretto. «Saranno 6 le formazioni già completate» annuncia ancora Vesprini. C’è tempo in conferenza stampa per parlare pure del progetto di riqualificazione dell’ex cinema Exlcelsior. «Se c’è modo di rivalutare col privato qualcosa che sia però più conveniente per la città, lo faremo». Parlando di programma Vesprini entra anche nel merito della viabilità confermando la necessità di affidare ad una società uno studio ad hoc per traffico e parcheggi. «Il tessuto urbano di Porto San Giorgio deve avere una pedonalità oraria» annuncia ancora l’ex assessore che si è occupato peraltro anche di viabilità. Alla domanda se quel piano poteva essere richiesto quando era assessore Vesprini chiarisce. «Se me ne sono andato via un motivo c’è. C’era un peso specifico che ha condizionato l’azione amministrativa». Come dire, tante proposte o richieste si sono scontrate con altre visioni che il Pd aveva per la città. Non è solo però in questa avventura e se dovesse vincere sente di avere vicino le istituzioni a partire dalla Regione fino al Governo. Torna a bomba pure sulla questione della corsia ciclabile ricordando che quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Personalmente non lo avrei fatto tanto più che il prossimo anno dovranno iniziare i lavori di riqualificazione del lungomare». C’è spazio anche per l’ultimo colpo messo a segno dalla giunta Loira, ovvero il trasferimento dell’ecocentro nella zona Santa Vittoria. «Avevo suggerito un incontro con la cittadinanza quando il sindaco Loira mi ha interpellato a gennaio su questa possibilità. Si doveva parlare con i cittadini del quartiere e spiegare le motivazioni della scelta. Bastava un’assemblea. Non si tratta di essere contrari a priori. Ma i cittadini devono essere resi partecipi selezionami» chiosa così nel suo primo incontro pubblico il candidato Valerio Vesprini prima di muoversi alla volta della processione per il Santo Patrono.
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