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La nuova Sanità, i paletti di Calcinaro: «Rafforzamento del Pronto soccorso ed emodinamica non in discussione. Ci dicano cosa è centrale e dove»

FERMANO - Il primo cittadino e presidente della conferenza dei sindaci del Fermano: «Ci dicano con parità cosa per loro è centrale, ossia che va sviluppato a Fermo, ad Ascoli, a Macerata. E soprattutto che si sviluppi con giusta proporzione. Cosa intendo? Semplice. Non può passare il discorso che a Fermo si sviluppa una cosa, ad Ascoli tre, a Macerata cinque»

Paolo Calcinaro

di Giorgio Fedeli

Ha le idee chiare il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, su quella che dovrà essere la Sanità di domani per la provincia di Fermo, a partire dalla sua città capoluogo, a partire dal territorio che accoglierà il nuovo ospedale di Campiglione: «Emodinamica e rafforzamento del Pronto soccorso». E ancora: «Ci dicano (rivolto all’amministrazione regionale) cosa prevedono come centrale e quindi che verrà sviluppato a Fermo, come ad Ascoli e Macerata».

Le parole di Calcinaro arrivano a distanza di 24 ore dalle dichiarazioni dell’assessore regionale Filippo Saltamartini sulla riorganizzazione della sanità marchigiana. In queste ore, infatti, rumors vorrebbero l’istituzione di un’unica Area vasta tra Fermo, Macerata e Ascoli Piceno (oltre a Marche Nord, Ancona, Inrca e Torrette). Un’ipotesi di fatto derubricata dallo stesso Saltamartini che però vorrebbe un riordino sanitario perché a suo avviso l’Asur non ha funzionato perché si tratterebbe di «un’organizzazione troppo grande per poter gestire con efficacia, e contemporaneamente per tutta la regione, l’aspetto ospedaliero e della medicina territoriale». Dunque «aziende più piccole sul territorio, di tipo provinciale, in grado di gestire ospedali e medicina territoriale, questa soprattutto in funzione del ruolo di prevenzione e riduzione dell’ospedalizzazione». Per l’assessore fondamentali saranno le risposte all’utenza e le specializzazioni. E qui Calcinaro torna a puntare i piedi: «Innanzitutto colgo la parte positiva di quanto detto da Saltamartini, ossia che lo scenario di possibili fusioni , evocato da alcuni esponenti di maggioranza del nord delle Marche, non è possibile. D’altronde sarebbe punitivo per Fermo e anche per Ascoli».

Filippo Saltamartini

«Certo – rimarca il primo cittadino fermano e presidente della conferenza dei sindaci del Fermano – siamo assolutamente consapevoli che non possiamo pretendere tutti tutto, soprattutto in una regione ‘piccola’ come la nostra. Ma nel concetto di rete dobbiamo essere molto chiari: dove c’è l’urgenza e il salvare vite, lì si che dobbiamo avere tutti tutto. Ovviamente mi riferisco al rafforzamento del Pronto soccorso e all’emodinamica. E parlo di un’emodinamica H24, non quella programmata di cui non ci facciamo nulla. E poi, secondo, ci dicano con parità cosa per loro è centrale, ossia che va sviluppato a Fermo, ad Ascoli, a Macerata. E soprattutto che si sviluppi con giusta proporzione. Cosa intendo? Semplice. Non può passare il discorso che a Fermo si sviluppa una cosa, ad Ascoli tre, a Macerata cinque». Insomma chiarezza dei progetti, dei programmi e soprattutto una equa distribuzione dei servizi al cittadino tra le varie Aree vaste, che per Calcinaro sono inviolabili.

L’ospedale di Campiglione in costruzione

 

 

 



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