di Serena Murri
«Siamo qui per parlare della riqualificazione e del riequilibrio del nostro lungomare». Così il sindaco Vincenzo Berdini, ha introdotto la conferenza stampa di questa mattina nella sala Polifunzionale di Pedaso, dove erano presenti anche il vice sindaco Carlo Bruti e l’assessore Maria Grazia D’Angelo. Un progetto importante per la difesa della costa, che ha visto anche la presenza della Consigliera Regionale di Forza Italia, Jessica Marcozzi che ha confermato: «Quello che avevamo preso come impegno 7 mesi fa, lo portiamo a compimento. Un problema che va avanti da anni. Noi abbiamo preso un impegno con il sindaco».
A spiegare i progetti in ballo è stato l’assessore regionale Stefano Aguzzi che ha spiegato: «Bisogna essere presenti quando ci sono situazioni da proporre e chiarire sui territori, così si riesce ad approfondire le situazioni. Sono venuto qui un anno fa quando il sindaco mi aveva fatto fare un giro sul lungomare evidenziando le problematiche maggiori, sia nella parte a sud, a rischio erosione sotto la ferrovia, sia a nord in zona porticciolo completamente insabbiato e inagibile, un’infrastruttura fatta in passato che non ha mai effettivamente funzionato. Il problema c’è, è un peccato originale. Non andava fatto in quel modo». Aguzzi ha poi introdotto i progetti futuri: «Stiamo progettando con Fondi europei Por e Fesr 2021-27 dei quali Pedaso è beneficiario. Sono fondi che in 6 anni verranno finalizzati dove storicamente le situazioni sono più critiche e dove le fasi progettuali sono già imbastite».
A Pedaso le questioni sono due. La prima riguarda la difesa della costa e della ferrovia a sud, per la quale c’è già un progetto avanzato e una bozza di accordo con le Ferrovie che comparteciperanno, ci sono già 2 milioni e 300 mila euro stanziati per questo progetto al quale bisogna solo lavorare. La seconda questione riguarda la zona a nord, dove la situazione è più complessa. «Il Comune – ha spiegato Aguzzi – ha la sua idea ma rimane qualche dubbio su come metterla in campo, per non rischiare di fare qualcosa che non funzioni. Stiamo visionando la progettualità. C’è la possibilità di compartecipazione da parte delle Ferrovie. Il progetto è da 1 milione ma la fase è meno avanzata». Ad illustrare il Piano della costa, è intervenuto il tecnico Filomena: «Parliamo di un intervento partito da lontano, fatto di 782 scacchi in tutta la Regione. Ognuno per 200 metri di spiaggia. A Pedaso interverremo su 2 chilometri di costa. Il Piano della Costa regionale ha 37 interventi per circa 700 milioni di euro. Abbiamo somme importanti e siamo avanti con il progetto. Siamo riusciti a fare interventi come quello su Altidona. A Pedaso, l’intervento prevede due strutture su tutto il tratto di costa. Oggi troviamo tutte le porte aperte a finanziamenti che 10 anni fa erano impensabili. Oggi, abbiamo 28 milioni dall’Unione Europea. Mai erano stati finanziati interventi per la difesa della costa con fondi europei».
Come ha detto il sindaco Berdini, «a sud l’intervento partirà dal fosso di Campofilone, da lì nel progetto ci sono 8 scogliere con un intervallo di 25 metri, fino al Tibiceco. Il progetto a sud, per il quale ci sono 2 milioni dalle Ferrovie e 3 milioni dalla Regione, sta per arrivare alla conferenza dei servizi. Ci fermiamo qui, agli scogli provenienti dalla storici da preservare. Un’altra priorità è il progetto a nord dove il porticciolo è insabbiato, dove la Regione sostiene si debba aprire un varco. Stiamo rivisitando il Piano della costa. Per Pedaso, servono 4 milioni per eliminare i pennelli e allineare le scogliere. Se le Ferrovie parteciperanno, saremmo sui 4 milioni e 600 mila euro». Il progetto a sud, porterà alla formazione di una spiaggia di almeno 20 o 30 metri. Invece, per quello a nord sono ancora da dimostrare i benefici di un eventuale intervento. A tirare le conclusioni, è stato l’Assessore regionale Stefano Aguzzi: «Mentre a sud c’è una certezza, con soldi e progettualità, a nord rimangono i dubbi dei tecnici sulla funzionalità di un intervento che deve essere risolutivo. Altrimenti, 1 milione resterà per un eventuale progetto alternativo».
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