di Sandro Renzi
Un numero e non solo accomuna il programma di Francesco Gramegna a quello di Valerio Vesprini. Sette sono infatti le tappe del viaggio verso la Porto San Giorgio 2032 disegnata dalla coalizione di centrosinistra e sette sono anche le direttrici lungo le quali si muove il programma dei civici. In due tappe, come abbiamo già fatto per il documento stilato dal candidato Vesprini e dalla sua coalizione, cercheremo di conoscere alcuni obiettivi ed alcune curiosità contenute nel programma di centrosinistra. Si parte, e non poteva essere diversamente, dal bilancio dell’Amministrazione Loira e dai progetti realizzati in due lustri di governo della città. Poi subito nel merito delle cose da fare. Ed anche in questo caso il punto di partenza è «un nuovo modo di essere della nostra città” come conseguenza dei due anni di pandemia».
L’orizzonte temporale che Pd e alleati si sono dati è il 2032, dieci anni per trasformare Porto San Giorgio puntando sulla qualità declinata in cinque aspetti: culturale ed enogastronomica, urbana, dei servizi, della vita e del turismo esperienziale. Il documento prende allora le mosse dalla rivisitazione di un datato Prg i cui obiettivi saranno la salvaguardia della collina, la ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente per perseguire un fine: zero consumo di suolo. E poi un piano per la viabilità prevedendo aree da adibire a parcheggio nelle zone a ridosso del centro. Oppure l’attenzione per l’edilizia convenzionata recuperando, si legge nel programma, i fabbricati esistenti lungo via Collina. Si propone anche un progetto per la realizzazione di un sottopasso ferroviario ciclo-pedonale nei pressi dello stadio nuovo. Fin qui il primo punto. Sul fronte delle politiche turistiche Gramegna e il centrosinistra puntano alla definizione di un piano strategico per questo settore e per il commercio ritenendo che i due comparti siano strategici e legati. Anche qui prioritari sono il rilancio del mercato coperto e lo sviluppo delle ricettività secondo il modello dell’albergo diffuso. Indispensabili tuttavia nuove aree pedonalizzate e attenzione per l’arredo urbano. Ma anche nuovi percorsi esperienziali mare-collina come ad esempio quello di trekking urbano di monte Cacciù. E per la prima volta spunta anche l’idea di connotare la città nel settore del wedding creando apposite strutture dedicate.
Il programma elettorale riserva ampio spazio al centro storico e agli immobili che li caratterizzano. Un rilancio deve passare attraverso la pavimentazione del vecchio castello proseguendo il disegno di via Castel San Giorgio, poi attraverso l’approvazione di un piano particolareggiato del Centro storico e la creazione di un collegamento viario-pedonale che dalla parte storica salga verso la Rocca e poi discenda verso piazza San Giorgio «con un attraversamento sotto la torre dell’Orologio». Massima attenzione anche al verde ed alla salvaguardia del mare. Nel documento si fa riferimento ovviamente alla installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di tutte le strutture pubbliche, all’acquisto di mezzi elettrici per il parco mezzi comunale, al potenziamento della raccolta rifiuti fino ad arrivare all’ambizioso obiettivo del 100% in dieci anni. E non manca ovviamente l’avvio ed il completamento del project financing relativo all’impianto di pubblica illuminazione.
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