di Alessandro Luzi (Foto di Simone Corazza)
La campagna elettorale entra nel vivo. Dopo aver completato la presentazione di tutte le liste in appoggio ai candidati sindaci Valerio Vesprini e Francesco Gramegna, si è passati ai confronti diretti. Oggi pomeriggio è stata la volta dell’appuntamento organizzato da Cronache Fermane e Radio FM1 presso Piazza Bambinopoli, con la conduzione affidata a Sandro Renzi. Si è scavato all’interno dei programmi elettorali e non sono mancate le stilettate. Del resto era prevedibile visti dissapori politici tra Vesprini e la maggioranza uscente. Tuttavia entrambi erano in giunta durante il lockdown, uno dei momenti più ardui per la città.
Come è cambiata la città in questi due anni?
Vesprini: La pandemia ha messo a dura prova Porto San Giorgio e l’Italia intera. Ricordo preoccupazione delle attività commerciali e delle associazioni. Questo evento ha causato problematiche sociali ed economiche in quanto la nostra città vive di turismo e commercio. Ancora oggi c’è timore.
Gramegna: Per me il periodo pandemico si è rivelato una grande scuola perché mi ha permesso di avvicinarmi ulteriormente alla città. Siamo stati sempre presenti e vicini alla città senza tralasciare nessuno. Da lì ho iniziato a ragionare sulla candidatura. Porto San Giorgio deve tornare ad essere viva, inclusiva e sociale tornando a riappropriarci dei luoghi di incontro.
Ci sono dei settori chiave dell’economia cittadina che hanno sofferto più rispetto ad altri, mi riferisco al commercio ed al turismo. Quali proposte di rilancio avete in programma per il commercio?
Gramegna: Innanzitutto è nostra premura rilanciare Porto San Giorgio rendendola più vivibile favorendo la mobilità dolce. Porto San Giorgio non può più essere congestionata dal traffico, quindi rimoduleremo il Prg per incrementare i parcheggi e la pedonalizzazione. Così sarà anche il centro. Siamo convinti che se la città torna a vivere lo sarà anche il commercio e il turismo. Porto San Giorgio deve tornare a vivere di tutti gli spazi, dal centro alla collina. Ricordo le critiche rivolve a questa piazza ma oggi i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Vesprini: Stiamo riscontrando delle problematiche importanti relative al turismo e al commercio a causa dell’aumento dei costi di energia e materie prime. Favoriremo iniziative di supporto rivolte a chi desidera aprire una nuova attività o ammodernare una struttura già esistente. Dovrà essere perimetrato il borgo marinaro per superare tutte le varie normative Asur che creano difficoltà a nuovi investimenti e di pari passo vanno ideati degli eventi per rendere attrattiva la città. Ci sono poi le manovre a lungo periodo. Queste devono riguardare l’assetto viario della città con un paino specifico di mobilità. Rafforzeremo le isole pedonali esistenti. Per quanto riguarda il turismo, instaureremo dei tavoli con le associazioni in vista di uno studio sul target a cui ci rivolgiamo.
Porto San Giorgio vive una contraddizione: da un lato mancano posti letto, dall’altro gli operatori di settore lamentano la difficoltà di lavorare con strutture alberghiere in passivo. Nel mezzo c’è la possibilità concessa dal Comune alle strutture ricettive di trasformare la destinazione urbanistica dopo 5 anni di chiusura. Cosa ne pensate?
Vesprini: È una situazione complessa. Le attività alberghiere hanno una capienza pari al 29% quindi sono in difficoltà. Va potenziato il turismo religioso, una boccata di ossigeno per la nostra città. Il turismo è mutato. Si richiedono servizi al passo con i tempi. Serve un tavolo di collaborazione con le associazioni di categoria per far fronte a un turismo che sta cambiando.
Gramegna: Instaureremo un tavolo con gli albergatori. Il piano particolareggiato degli alberghi sarà uno degli argomenti principali e lo proporremo alle associazioni di categoria. La ZP1 è destinata a struttura ricettiva. Garantiremo la possibilità di favorire quanti intenzionati ad investire nelle strutture alberghiere. Il piano del porto prevede un centro congressi e questo permetterà destagionalizzare del turismo. Poi c’è il turismo religioso ed il wedding da preservare e consolidare.
Turismo fa il paio con il tema dell’accoglienza declinato in tutti i suoi aspetti come la cura dell’arredo urbano o del verde e l’offerta di case albergo, passatemi il termine, decenti. C’è poi la pista ciclabile, Se ne è fatto un gran parlare nell’ultimo anno e se ne fa ancora, cosa ne pensate? andava fatta o si poteva aspettare?
Gramegna: Questo lungomare non poteva più essere concepito come strada a scorrimento veloce. Era pericoloso e non consentiva il transito in sicurezza di pedoni e biciclette. È un progetto su cui abbiamo fortemente creduto. Oggi finalmente può essere percorso in tranquillità da tutti grazie alla pista ciclabile, i passaggi pedonali e la redistribuzione dei parcheggi auto. Lavoreremo anche al nuovo stralcio del lungomare, opera supportata grazie ai 4 milioni arrivati dal Pnrr. Per quanto riguarda il decoro urbano ed il verde, sono fondamentali per creare un ambiente accogliente, pertanto lo consideriamo come patrimonio di cui prendersi cura.
Vesprini: la pista è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per lasciare l’amministrazione. Il sindaco, sia su stampa e che in Consiglio Comunale, disse no a soluzioni posticce. Dopodiché, con le nuove normative legate al Covid-19, si è presentata questa opportunità. Io non l’ho sostenuta ma il problema principale è legato al metodo di lavoro. La prossima amministrazione si troverà ad affrontare il problema di come recuperare i posti auto, a settembre prenderanno il via i lavori del Ciip nel tratto nord del lungomare e nel 2023 quelli del nuovo lungomare. Io avrei aspettato un anno per valutare la possibilità di congiungere il tratto del nuovo stralcio del lungomare con la zona nord e sud.
La replica di Gramegna non si è fatta attendere: Noi parliamo non del passato ma del futuro. Questo progetto è stato condiviso con chi di dovere ed è stato realizzato perché non potevamo più avere quel lungomare. Per quanto riguarda i parcheggi, ne abbiamo persi circa 90. Inoltre verrà introdotto il servizio di bus navetta. Se avessimo aspettato l’inizio dei lavori del nuovo lungomare, la pista sarebbe rimasta un’oasi nel deserto.
Vesprini: C’è stata la condivisione fra di voi. Le problematiche non sono risolte e le associazioni non sono state coinvolte se non a lavori appaltati.
L’altra grande questione è quella relativa alle infrastrutture importanti: mi riferisco al tracciato ferroviario e alla A14…
Vesprini: Già ci siamo incontrati con il Presidente dell’Associazione della Marca Autostrade per valutare la situazione. La ferrovia è un problema perché avremo treno merci ogni 8 minuti che transitano in città e altri treni in grado di arrivare fino a 200 km/h. Una soluzione va trovata con al più presto. Può essere l’arretramento o l’interramento. Sulla A14 bisogna ragionare da territorio unitario, però ad oggi manca questa visione. Serve una progettualità alternativa e l’apporto di tutto il territorio. Non dobbiamo subire la decisione ma esserne i promotori principali. Spesso non è stato così.
Gramegna: Abbiamo partecipato alla riunione e siamo favorevoli a arretramento dell’autostrada. Per quanto riguarda i treni, dobbiamo trovare una soluzione al transito ogni 8 minuti. Inoltre, la ferrovia suddivide la città in due parti, pertanto va ubicata altrove. Sulla questione A14, dobbiamo partecipare unitariamente a un tavolo in cui sono presenti tutti gli enti territoriali e studiare un progetto di fattibilità, tenendo conto all’ambiente.
E per i parcheggi? I due programmi sono molto simili anche rispetto ai luoghi dove andranno recuperati posti auto senza contare le aree da pedonalizzare…
Gramegna: Saranno reperiti a Piazza Gaslini, presso lo scalo ferroviario e nella zona dei Ferrovieri. Valuteremo anche le aree a nord e sud della città. In zona ospedale ci sono già dei parcheggi fruibili.
Vesprini: Serve una soluzione rapida, ovvero trovare le aree da adibire a parcheggio come Piazza Gaslini, la zona Ferrovieri e l’ex campo sportivo. Poi la città necessità di una soluzione a lungo perido, ovvero incentivare la mobilità sostenibile.
8) Non parliamo di fusione con Fermo, ma di fusione dei servizi sì, Loira lascia in eredità un progetto avviato per unire Sangiorgio energie e Solgas. Proseguirete su questa strada?
Vesprini: Non conosco il progetto di fusione perché nell’ultimo anno e mezzo ero assente. Tuttavia trovo sia necessaria per essere competitivi in un mercato complesso. Avvantaggerà il Comune di Porto San Giorgio ed i cittadini. Valuteremo con la maggioranza il percorso da intraprendere.
Gramegna: Continueremo su questa strada. Una delle prime cose sarà sederci ad un tavolo con Fermo per ragionare dal punto di vista territoriale.
Il campo di azione di un comune che è comunque limitato anche territorialmente sul piano della sicurezza, potrebbe spingere a valutare come più volte è stato paventato, un accorpamento delle polizie locali di fermo e Porto San Giorgio e quindi la possibilità di armare anche i vigili sangiorgesi?
Gramegna: Ovviamente il controllo sul territorio di tutte le polizie è cosa buona ma per quanto mi riguarda, sono contrario alle armi.
Vesprini: Unire i servizi di entrambi i comuni consentirebbe di migliorare il servizio e diminuire le spese. Il discorso sulla Polizia Municipale è complesso. Vanno valutati quali sono gli strumenti di offesa e difesa. Certo è che va garantita la difesa del vigile durante il suo lavoro.
Dovendo scegliere, cosa pensa di fare nei primi 100 giorni di amministrazione in caso di elezione?
Gramegna: Ribadisco la necessità di mettere mano al primo stralcio del lungomare per poi reperire i fondi per proseguire gli altri. Il lungomare non può più aspettare.
Vesprini: Studieremo la situazione parcheggi e viabilità perché sarà un problema sentito. In secondo luogo bisognerà pensare a un programma estivo ad oggi assente.
Gramegna replica: Il programma estivo c’è. Uscirà.
Porto, il piano sta seguendo l’iter come da programma. Quali prospettive per le aree a terra di proprietà del comune?
Vesprini: La proprietà ha uno strumento per investire ed è il progetto. Sorgerà il centro congressi ed avrà una superficie di 800 metri quadri. Va pensato anche ad un centro wellness.
Gramegna: Il progetto è uno strumento importante. Il porto non è più soltanto di Porto San Giorgio ma di tutto il territorio della provincia, allora anche Fermo si deve sedere sul tavolo con noi e valutarne i benefici.
Nella composizione della giunta rispetterete le quote rosa?
Vesprini: lo chiedo a Catia Ciabattoni(scherza). Sì, c’è una legge ad hoc.
Gramegna: Assolutamente sì.
Quanto pesa la condivisione con le categorie nelle scelte che farete?
Gramegna: La squadra deve sempre condividere tutto anche con consiglieri, anche di minoranza. L’ascolto è la cosa a cui tengo di più.
Vesprini: Cosa che non c’è stata. Le associazioni hanno lamentato una mancanza di coinvolgimento. Per noi la democrazia partecipata è un punto ben saldo. Vogliamo essere presenti nei quartieri con cadenza quadrimestrale.
Gramegna: Non parliamo del passato ma del futuro. Spero che ti rimarrà semplice organizzare la squadra amministrativa visto che hai inglobato anche chi era contro di te.
Vesprini: Io ho avuto rapporti ottimi con tutti ed ho collaborato anche con mozioni di minoranza perché per me essere civico significa collaborare con tutti. Io non penso ai problemi tuoi però ad oggi dentro il tuo partito vedo soggetti in situazioni particolari.
A proposito di giunta una domanda più squisitamente politica vi tocca, nove anni insieme ad amministrare la città poi qualcosa si è rotto, ma cosa?
Gramegna: I fatti sono sotto gli occhi di tutti. Noi abbiamo continuato a governare per 10 anni mentre Valerio ha pensato ad un’altra decisione. Noi ci siamo ripresentati senza nascondere la faccia. Siamo gli stessi, rivendichiamo tutto e continuiamo a portare avanti i nostri progetti per il futuro della città con gli stessi volti. Dall’altra parte c’è progetto civico ma sappiamo benissimo che verranno fuori i partiti politici. Da una parte c’è il centro-sinistra e dall’altra il centro-destra che da politico diventa civico, poi politico e poi ancora civico.
Vesprini: Già dal primo Consiglio Comunale la tensione era tagliente ed i problemi non venivano dai civici ma da esponenti del Pd. Questa tensione ha immobilizzato l’azione amministrativa. Ricordo le richieste del Pd nel sostituire alcuni assessori. Subito dopo la pandemia sono arrivate le “finte” dimissioni di Silvestrini e lì abbiamo l’intento dell’amministrazione di dare rilevanza al Pd. Il programma è stato disatteso in alcuni punti. Noi abbiamo fatto una scelta con chi voleva mettersi a disposizione della città e a questo scopo i partiti sono stati disposti a perdere la loro identità, cambiando il simbolo. I partiti a nostro supporto mettono al centro l’interesse di Porto San Giorgio.
Gramegna: Il Pd non si vergogna e continua a fare il suo cammino. Si scontra anche animatamente ma alla fine raggiunge un accordo. Con noi si sono unite persone nuove e con esperienza, invece di là ci sono i partiti che hanno rinunciato al simbolo ma hanno una identità politica ben definita. Sono sicuro che torneranno a galla e rivendicheranno il loro ruolo.
Vesprini: Infatti i partiti sono presenti. I consiglieri regionali si sono messi a disposizione e saranno fondamentali per ottenere i fondi. Dall’altra parte c’è un partito che vuole il timone ben saldo. La mia è una espressione civica supportata dai partiti, da voi c’è un partito che vuole tenere ben saldo il timone della città.
Parliamo di mercato ambulante. Siete favorevoli all’ipotesi di riallocarlo altrove?
Vesprini: È un punto centrale del nostro programma perché è una risorsa attrattiva. C’è una valutazione da fare con gli stessi ambulanti per risolvere questioni annose.
Gramegna: Il mercato vanta di una tradizione importante. Possiamo metterci seduti con associazioni di categoria e valutare il tutto.
Per quanto riguarda l’ecocentro, cosa prevedono i vostri programmi?
Gramegna: La delibera di indirizzo è stata spostata. Non dobbiamo pensare che l’ecocentro che andrà a Santa Vittoria sia l’attuale discarica adiacente al Campo Nuovo. È altra cosa. Infatti sarà sostenibile, avrà un centro riuso, ed è un’opportunità per le borse lavoro. Intanto c’è un incentivo da parte di un privato per far tornare a far splendere il parco.
Vesprini: Sono stato contattato da Loira a gennaio perché sapeva della mia contrarietà. Espressi le mie perplessità perché alcune questioni riguardano anche la viabilità Ci sono ubicazioni migliori che creano meno disagi, tuttavia vanno valutati con i proprietari terrieri.
E l’ospedale?
Gramegna: È un luogo importantissimo. Abbiamo dei reparti qualificati e andremo a realizzare la piscina riabilitativa. La sanità è fondamentale per la nostra visione di Porto San Giorgio.
Vesprini: Tutti i cittadini lo rimpiangono. Vanno migliorati i servizi. Dobbiamo rivalutare con l’Asur delle soluzioni in questo senso. Non dimentichiamo che spesso è chiuso per mancanza di personale. La città deve tornare ad avere i suoi servizi.
Gramegna cosa prenderebbe in prestito da Vesprini e lo stesso vale per lei Vesprini, cosa prenderebbe in prestito da Gramegna?
Vesprini: la passione per la musica
Gramegna: la passione per abbigliamento
Il confronto si è concluso con un augurio reciproco tra i due candidati.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati