«Riteniamo urgente che la giunta regionale chieda con immediatezza l’estensione della misura decontributiva prevista dalla legge 104 del 2020 per il personale delle aziende che operano nelle Marche o, almeno, per quello delle aziende localizzate nel cratere del sisma 2016 e in tutte le aree di crisi industriale complessa della nostra regione. È evidente, infatti, che la congiuntura economica negativa che da tempo si fa sentire nelle Marche, e in particolare, nelle aree terremotate e di crisi complessa, si sta aggravando più che altrove alla luce dell’emergenza pandemica e della crisi internazionale seguita alla guerra in Ucraina. Non è pensabile che la nostra regione venga esclusa dalla possibilità di accedere a sgravi contributivi del 30% sul costo del lavoro che oggi la legge 104 assegna solamente alle aziende che operano in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Anche perché l’assenza di benefici fiscali analoghi a quelli vigenti nel confinante Abruzzo porterebbe le aziende interessate a investire a insediare stabilimenti produttivi in quel territorio capace di offrire condizioni più vantaggiose sul costo della manodopera».
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, che sulla questione ha depositato un’interrogazione sottoscritta dall’intero gruppo assembleare.
«Proprio nei giorni scorsi – continua il consigliere dem – il ministro per il Sud ha annunciato che il governo è pronto a prorogare la legge in scadenza il prossimo 30 giugno. Credo che la giunta regionale debba operare celermente per far sì che il testo venga modificato con l’inserimento delle Marche nel novero delle regioni beneficiarie. D’altra parte, lo scorso dicembre, il consiglio regionale aveva approvato all’unanimità una risoluzione che impegnava la giunta ad attivarsi nei confronti del governo nazionale, del Parlamento e della Conferenza Stato-Regioni proprio su questo obiettivo e sull’approvazione di una norma legislativa da inserire nei procedimenti in corso di conversione che prevedesse lo stanziamento di una parte dei residui degli ammortizzatori sociali a favore della proroga della mobilità in deroga e della Naspi dei lavoratori nelle aree di crisi complessa delle Marche».
«La giunta regionale e tutto il centrodestra marchigiano – conclude Cesetti – devono capire che le risoluzioni approvate dall’Assemblea non sono un esercizio teorico o un contentino per l’opposizione, ma costituiscono un impegno vincolante. Un impegno che, in questo come in altri casi, è stato colpevolmente disatteso dal presidente e dai suoi assessori, nonostante le tante chiacchiere sulla difesa del nostro tessuto produttivo e la tutela del lavoro».
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