di Sandro Renzi
Sono sette i punti della proposta programmatica consegnata dall’Officina delle Idee e dal suo fondatore, Gianluigi Rocchetti, ai due candidati sindaci, Valerio Vesprini e Francesco Gramegna. Punto di partenza è il «decadimento inesorabile e ineluttabile dovuto principalmente ad un senso di sicurezza sempre più precario, ad un decoro urbano al limite della sufficienza e a quel senso di abbandono proprio delle periferie delle grandi città» scrivono i componenti del sodalizio che mirano a far «risorgere Porto San Giorgio» e a difenderne l’identità culturale.
Si parte allora dal decoro urbano. L’Officina delle Idee sollecita una presenza più costante del personale addetto alla pulizia nei punti nevralgici della città, da Piazza Matteotti a viale Buozzi, da viale Roma a via Oberdan e via Gentili, passando per le piazze Gaslini e Mentana, Torino e Luzi, Bambinopoli, via Michelangelo e Pian della Noce. Non bastano, in sostanza, la raccolta differenziata e il porta a porta. Secondo punto la sicurezza. Su questo fronte viene sollecitata la manutenzione ed il corretto posizionamento e funzionamento delle telecamere. E quando si parla di sicurezza non si può lasciare indietro la questione dei vigili urbani. Sono parte integrante del terzo punto illustrato nel documento programmatico. L’Officina delle Idee ritiene imprescindibile la figura del vigile di quartiere «per una città come la nostra dedita al turismo e all’accoglienza. Riformare il corpo è essenziale e parte importante per la rinascita della città». Sicuramente più articolato il punto riguardante la viabilità. Si parte dal lungomare che per il sodalizio deve essere aperto h24 per 365 giorni all’anno con velocità massima di 50 km/h controllata elettronicamente. «E non si venga a prendere la scusa dell’inquinamento delle auto perché entro 5 anni il parco circolante di autovetture sarà per il 75/80% ibrido. Non si venga a prendere la scusa della pedonalizzazione estiva perché non è più una priorità: le città che sanno fare turismo, vedi Rimini o Riccione, hanno pedonalizzato il centro». Sì invece alla pedonalizzazione di via Verdi e via Gentili. Sì anche al taglio di viale Buozzi all’altezza di via Mazzini «doloroso ma inevitabile». Officina delle Idee che propone pure il livellamento del viale stesso. E guardando alla sua pianta si suggerisce «di fare a senso unico tutte le strade con direzioni alternate tra le vie longitudinali, in direzione nord-sud e viceversa, e quelle che le intersecano in direzione est-ovest e viceversa sempre alternate».
Altra questione la legalità. Nel programma si auspica che la nuova Amministrazione sia attenta ad esempio al controllo dei passi carrabili o dei permessi per disabili e più in generale a rispettare il senso di legalità che è alla base di ogni comunità. Rispuntano inoltre i Comitati di quartiere. L’Officina delle Idee ne caldeggia l’istituzione anche per superare la logica dei centri sociali. «Il Comitato di quartiere deve essere una sorta di piccolo governo e controllo del quartiere appunto, partecipato dai giovani, se si vuole avere un cambio generazionale, con un direttivo votato ed in carica per 3 anni, che sia punto di riferimento per il Sindaco e gli assessori preposti». I Comitati dovrebbero essere sei in rappresentanza di tutti i quartieri di Porto San Giorgio. Settimo ed ultimo punto del programma dell’Officina delle Idee riguarda le quattro cose da fare nei primi 100 giorni: censimento e messa in sicurezza dei beni immobili comunali, bilancio Ica parcheggi blu, controllo regolarità dei passi carrabili ed infine controllo regolarità dei permessi per disabili.
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