“L’Abbraccio” di Montegranaro, associazione di volontariato onlus, riconferma il presidente Luciano Pini e tutti i membri del Consiglio direttivo.
«Sono stati anni difficili per tutti i cittadini, ma per i volontari costretti ad essere lontani dal luogo in cui portare il proprio contributo, la difficoltà è stata anche dolorosa. Eppure i volontari dell’Abbraccio non si sono mai persi d’animo ed hanno tenuto vivo l’interesse, l’impegno e soprattutto l’attenzione per il perseguimento della propria mission. Nell’assemblea ordinaria del 20 maggio, infatti, tutti i componenti del Direttivo uscente sono stati riconfermati con pieni voti ed il nuovo Consiglio direttivo, che da quest’anno ha portato a nove i membri effettivi più due consiglieri aggiunti, ha riconfermato all’unanimità le cariche. L’attuale Direttivo è così composto: presidente Luciano Pini, vicepresidente Rosanna Vitali, tesoriere Sergio Salvatelli, segretari Gianluca Monti, Giuseppe Palmieri, Valentina Botticelli, consiglieri Maria Vittoria Coleffi, Paola Gramegna Tota, Laura Stopponi e consiglieri aggiunti Rosanna del Gobbo Acciarretti e Dontella Radi.
I volontari hanno ripreso il servizio in hospice, ancora molto limitato per il rispetto rigoroso delle norme di contenimento della diffusione del Covid 19 così come previste dalla Direzione dell’AV4, integrando la presenza dei professionisti, musico terapeute e operatore shiatsu, che dalla primavera 2021 hanno garantito i loro preziosi interventi ai pazienti ricoverati nell’hospice di Montegranaro».
Durante questi due anni, la formazione on line ha permesso ai volontari di rimanere in collegamento non soltanto con la rete degli operatori dell’oncologia marchigiana, ma anche con la rete nazionale offerta dalla Federazione Nazionale Cure Palliative della quale l’Abbraccio è socia.
«Al nuovo Direttivo, ai volontari attivi nel servizio in hospice e a tutti i soci dell’Abbraccio – fanno sapere, con il presidente in testa – aspetta un lavoro impegnativo e costante per riportare al centro del dibattito culturale il senso profondo ed il valore etico delle Cure palliative che l’emergenza sanitaria ha costretto sullo sfondo di una medicina impegnata più alla salvaguardia della vita biologica che alla cura della persona.
I ricoveri passati in solitudine, il fine vita delegato esclusivamente a pratica sanitaria e spogliato dalla necessaria partecipazione affettiva familiare, l’enorme carico di lavoro fisico ed emotivo degli operatori sanitari, sono soltanto le più evidenti violazioni dei diritti garantiti ai cittadini italiani dalla legge 38/2010 e 219/2017 avvenuti in emergenza sanitaria.
Ritornare ad offrire il proprio tempo, la propria disponibilità e capacità di ascolto giorno per giorno, servizio dopo servizio, accanto a quanti attraversano le fasi più complesse e dolorose della propria vita è, per noi volontari l’obiettivo più importante da raggiungere per riportare al centro della sanità pubblica la tutela della Salute, la qualità della vita e la dignità della persona.
Ed è anche il modo migliore per ringraziare tutti coloro che con tanta generosità sostengono economicamente l’associazione che può così sviluppare progetti e collaborazioni per garantire sempre al meglio servizi efficienti, innovativi, trasparenti e solidali, come quelli che l’Abbraccio sperimenta anche in altre strutture della Regione».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati