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Elezioni, Alessandrini: «Staremo all’opposizione. Nessun accordo, ma ci hanno cercato eccome»

SANT'ELPIDIO A MARE - Il candidato escluso dal ballottaggio: «Per rispetto della volontà popolare, chiederemo al Tar di verificare le schede contestate»

Fabiano Alessandrini

di Pierpaolo Pierleoni

«Siamo giunti al termine di quest’avventura elettorale. Per prima cosa ringrazio tutte le persone che ci hanno dato fiducia accordandoci il voto. E’ stato un risultato numericamente importante, anche se non sufficiente a raggiungere l’obiettivo, ma che ci carica di responsabilità per il futuro».

Inizia così, dai ringraziamenti, la riflessione di Fabiano Alessandrini, dopo il terzo posto, per un solo voto, che lo ha escluso dal ballottaggio in programma domenica 26 giugno a Sant’Elpidio a Mare. «Ringrazio chi mi è stato accanto, dedicando tempo ed energie sottratte alla famiglia, al lavoro ed ai propri svaghi. Un ringraziamento importante va ai candidati ed ai partiti che non mi hanno mai fatto mancare il loro appoggio, e con i quali, al di là del risultato, si è ricominciato a creare un campo largo di centrosinistra e civico, solidale e coeso nei valori».

Le aspettative della coalizione erano molto diverse e il risultato arrivato lunedì scorso è stato una doccia ghiacciata. Assimilato il colpo, Alessandrini ragiona a mente fredda sul percorso: «Quando abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio insieme, sapevamo che sarebbe stato difficile e pieno di ostacoli, perché abbiamo provato ad immaginare una Sant’Elpidio a Mare diversa, capace di ritrovare fiducia in se stessa, coraggiosa e piena di grandi progetti per il cambiamento. Sapevamo anche di dare fastido e la risposta sta negli attacchi coordinati nei nostri confronti, perchè proporre una politica chiara, netta, trasparente, costruita sui fatti e non sugli accordicchi sotto banco, avrebbe leso piccole e grandi rendite di potere che sono i lacci che impediscono di volare alla nostra città, e questo in politica non sempre paga. Ho passato mesi stupendi, circondato dall’affetto e dall’attenzione di tanti concittadini che si sono avvicinati a noi con fiducia e speranza, ed anche con tanta umanità. Con me hanno creduto in una città del Noi, allontanando quell’io che troppo spesso diventa mero protagonismo. Riguardando indietro, rifarei tutto esattamente così».

Nessun dubbio, per il candidato sindaco, sul ruolo che spetterà al centrosinistra nella prossima legislatura: all’opposizione. «Oggi dobbiamo guardare avanti, immaginare che contributo dare alla città dall’angolazione che i cittadini hanno scelto per noi. Non abbiamo fatto e non faremo accordi, e questo non per rabbia o rivalsa nei confronti di chicchessia, o perché non ci sia stato chiesto, come qualcuno strilla gettando fumo negli occhi. I nostri telefoni e quelli dei singoli candidati sono pieni di chiamate, tutte in entrata». Che sia un riferimento alla compagine del candidato civico Pignotti, che ieri assicurava di non voler stringere accordi e denunciava che qualcuno stesse lavorando sottobanco per accordi strani? Per Alessandrini sono invece gli altri a cercare con insistenza i candidati della coalizione rimasta fuori dal ballottaggio, in cerca di consensi che potrebbero risultare decisivi tra 8 giorni.

«Fare accordi, più o meno buoni, è essenza della politica – aggiunge il leader del centrosinistra – ma servono presupposti, di tipo fiduciario, politico e programmatico, tutti elementi al momento completamente assenti. Altro non ci interessa. Faremo opposizione seria, autentica, identitaria dei tanti progetti che abbiamo raccolto e costruito nel nostro percorso elettorale. Il nostro cammino non finisce, rallenta ma continua con passo deciso. Al nostro progetto si sono avvicinate tante nuove figure che vogliono credere nella politica e a loro daremo una casa fatta di ideali e impegno».

«Certo, c’è l’amarezza di non aver fatto meglio – conclude – di non aver saputo spiegare con più precisione quello che per noi è il futuro della città. Ma la volontà del popolo è sovrana e si rispetta sempre. Proprio per il rispetto assoluto della volontà popolare, chiederemo al Tar di assegnare definitivamente le schede contestate, che con nostro stupore gli organismi locali e provinciali non hanno assegnato. A tutti e sopra ad ogni cosa alla mia famiglia, il mio grazie più sincero, con la promessa che nulla di quanto costruito sarà vano».

 



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