di Matteo Malaspina
Fermo è la provincia marchigiana che cresce di più rispetto alle altre riguardo ai dati 2021 sulla raccolta differenziata, seppur resta quarta nella graduatoria regionale. Questo è quello che emerge dal report dalla Sezione Regionale del Catasto Rifiuti dell’Arpam che ha elaborato i dati memorizzati dai comuni sul portale O.R.So. (Osservatorio Rifiuti Sovraregionale).
La provincia più giovane delle Marche è cresciuta di quasi 1,3 % rispetto all’anno precedente, passando dal 69,94% di rifiuti differenziati al dato attuale di 71,21%. Una crescita che permette a Fermo di avvicinarsi alle provincie più ”virtuose” come Macerata (74,56%) e Pesaro-Urbino (73,81%) e staccare Ascoli Piceno, maglia nera con 68,67%. Cresce anche la media regionale che si attesta al 72,2%, anche se a crescere è anche il volume totale dei rifiuti prodotti, dopo il decremento del 2020 dovuto al lockdown.
Scendendo nel dettaglio dei comuni, a trascinare Fermo c’è Torre San Patrizio con poco più dell’83% di differenziata che entra nella top 10 dei comuni più ”ricicloni” della regione Marche, Bene anche Moresco, Grottazzolina e Lapedona, comuni che superano gli 80 punti di percentuale. Di contro, Montefalcone Appennino (39%) e Montefortino (50%) sono i peggiori comuni nel riciclo, unici sotto il 60%.
Tra le città sopra i 15mila abitanti, primo posto per Sant’Elpidio a Mare con 75,58% e subito dietro Porto Sant’Elpidio con 71,15%, entrambi i comuni serviti dalla ditta Ecoelpidiense nel periodo preso in esame. Male invece Porto San Giorgio con il 68,8% di riciclo e peggio fa Fermo con il 65,3%.
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