di Pierpaolo Pierleoni
Sin dall’inizio della campagna elettorale ha ripetuto come un mantra la parola cambiamento. E lo fa fino all’ultimo giorno, unendolo alla parola coraggio. Il candidato del centrodestra Gionata Calcinari crede alla “remuntada” in questo ballottaggio che domenica lo vede opposto ad Alessio Pignotti.
Come ha vissuto queste due settimane?
«Faticose, ma belle e piene di incontri. Abbiamo portato in ogni angolo di Sant’Elpidio a Mare la nostra proposta, illustrato progetti chiari, concreti e fattibili per risollevare la città dal declino in cui versa da lungo tempo. Viviamo un momento storico, l’opportunità è adesso»
Si dice sempre che al ballottaggio si tenterà di portare al voto gli astenuti, ma questo non accade quasi mai. Crede di essere riuscito ad avvicinarli?
«Diverse persone che due settimane fa non hanno votato si sono convinte della bontà della nostra proposta e incontrandole, in questi giorni, hanno capito che siamo davanti ad una scelta importante ed è il momento di scegliere e partecipare»
Pensa di riuscire a raccogliere il consenso di chi il 12 giugno ha votato centrosinistra?
«Io mi impegno ad essere il sindaco di tutti. Il mio percorso politico è sempre stato coerente, garantisco libertà e trasparenza. Ora è il momento di guardare al di là degli steccati ideologici e delle preferenze di partito. Chiedo agli elpidiensi la fiducia su quello che vogliamo fare. Noi dall’inizio chiediamo un voto di cambiamento. Nei prossimi 5 anni ci saranno circa 25 milioni di euro di fondi da gestire, vogliamo affidarli a chi non è stato capace neanche di spendere 20mila euro di arredi in centro storico e li ha buttati in dei cubi di cemento, per poi pentirsi e dire che li sposteranno altrove?»
Non le chiedo i nomi, ma che valutazioni farà per l’eventuale giunta?
«La valutazione sarà incentrata sulla competenza, l’affidabilità ed anche la rappresentanza territoriale. Come dicevo, avremo fondi davvero importanti da gestire, oltre a quelli già ottenuti contiamo di intercettarne altri, servono figure preparate per cogliere al meglio un’opportunità irripetibile. Inoltre, gli assessori che sceglierò dovranno garantire una copertura dell’intero territorio comunale».
Lei ha ottenuto un ottimo risultato al primo turno al capoluogo, Pignotti si è affermato in modo netto nelle frazioni, la città è spaccata?
«No, la città è una e chiunque vinca, lavorare per una Sant’Elpidio a Mare unita sarà una delle priorità. Io in queste settimane ho incontrato tante persone anche in quelle zone della città dove due settimane fa ho ottenuto un risultato meno forte, credo che sull’esito delle urne abbiano contato molto i classici lavori elettorali, le asfaltature e manutenzioni last minute per conquistare consensi. Ma così la città non cresce mai, serve un programma omogeneo ed è quello che mi impegno ad attuare».
Cosa chiede agli elpidiensi domenica?
Chiedo un voto di coraggio. Chiedo di dare una possibilità al cambiamento e di darci fiducia, perchè il duo Pignotti-Terrenzi ha già avuto l’opportunità di amministrare ed ha fallito, è responsabile del declino di Sant’Elpidio. Da loro sappiamo cosa aspettarci».
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