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La Rsr chiude causa Covid, la Rsu dell’Av4 insorge e scatta il presidio

PORTO SAN GIORGIO - La denuncia del coordinatore pro-tempore, Donati: «E' inaccettabile che siano sempre gli operatori a portare la croce, che sia la medicina de territorio a pagare per gli errori di programmazione su personale e per le mancate assunzioni. Inaccettabile che un servizio pubblico di riabilitazione con tutti i posti letto occupati, venga chiuso ed i malati trasferiti, è inaccettabile la 'guerra tra poveri' che si alimenta tra ospedale e territorio per garantire il diritto alle ferie del personale»

L’ex ospedale di Porto San Giorgio

«La situazione che si sta verificando all’interno dell’Area Vasta 4 a seguito di una grave ed ormai costante carenza di personale, in primis infermieri, Oss, Tecnici sanitari di Laboratorio, Tecnici sanitari di Radiologia, ostetriche, Assistenti amministrativi, Educatori professionali, Assistenti sanitarie, spinge la direzione di Area Vasta 4 ed il Servizio delle Professioni, per garantire il recupero di unità di personale da destinare alla copertura dei turni assistenziali lasciati scoperti nei vari reparti per le ferie estive e picco contagi Covid, a prendere decisioni che impattano fortemente su alcuni servizi. In una realtà provinciale come quella fermana già fortemente penalizzata in termini di offerta sanitaria, questo è difficilmente comprensibile soprattutto se sono sempre gli stessi a pagare dazio». E’ così per Rsu dell’Area vasta 4 scatta l’assemblea-presidio davanti all’ex ospedale di Porto San Giorgio.

«Dopo l’esternalizzazione alla cooperativa dell’assistenza all’interno del carcere di Fermo, dal prossimo 11 luglio, per l’ennesima estate e per l’ennesima emergenza, verrà chiusa la Residenza Sanitaria Riabilitativa di Porto San Giorgio. La sospensione prevista fino al 30 agosto, arriverà dopo pochi mesi dalla riapertura post Covid, preceduta da una grande parata di direttori, assessore regionale alla Sanità, consiglieri regionali e codazzo annesso, raccolta, nel chiostro interno alla struttura, per decantare l’essenzialità del servizio riabilitativo svolto dalla Rsr. Tutto o quasi smentito dai fatti – stigmatizza Giuseppe Donati in qualità di coordinatore Rsu pro tempore – vista la chiusura. E’ inaccettabile che siano sempre gli operatori a portare la croce, che sia la medicina de territorio a pagare per gli errori di programmazione su personale e per le mancate assunzioni. Inaccettabile che un servizio pubblico di riabilitazione con tutti i posti letto occupati, venga chiuso ed i malati trasferiti, è inaccettabile la ‘guerra tra poveri’ che si alimenta tra ospedale e territorio per garantire il diritto alle ferie del personale».

«La Rsu di Av4 vuole denunciare pubblicamente tutto questo. Non può omettere di lanciare l’ennesimo, forte grido di allarme per le troppe disparità esistenti sul territorio regionale in tema di politiche sanitarie ed investimenti sul personale come pure l’inaccettabile penalizzazione della Rsr di Porto San Giorgio, unica Residenza Riabilitativa pubblica. Il privato intanto ringrazia per il suo bacino di offerta che cresce. Per questo motivo, la Rsu insieme ed in accordo con operatrici ed operatori della Rsr, ha indetto un’assemblea-presidio davanti all’ex ospedale di Porto San Giorgio sanato 9 luglio alle 11. In una conferenza stampa, poi – conclude Donati – verrà esposta la grave sofferenza del personale in Av4. L’iniziativa è aperta a tutto il personale dello stabilimento di Porto San Giorgio. Il sindaco di Porto San Giorgio è invitato ad essere presente per far sentire la sua voce».

Aumentano i contagi da Covid-19: chiusa temporaneamente la Rsr di Porto San Giorgio (Ascolta la notizia)


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