«Con riferimento alla decisione, di cui si è data notizia nei giorni scorsi, di sospendere da lunedì 11 luglio, per il solo periodo estivo, i 14 posti letto della Residenza sanitaria riabilitativa di Porto San Giorgio, questa direzione precisa che oltre la metà dei degenti non necessita di trasferimento in altra struttura, perché proseguirà il trattamento in regime ambulatoriale, attraverso un’attività più intensiva, utilizzando le stesse fisioterapiste e i medesimi spazi riabilitativi della Rsr. Andrà avanti, per alcuni pazienti, anche il trattamento robotico già iniziato durante il periodo di degenza» Così si è espressa la direzione della Rsr di Porto San Giorgio a seguito della comunicazione della chiusura della struttura.
«La sospensione dell’attività di degenza avrà una durata analoga a quella che si era prevista già nella stessa struttura nelle annualità precedenti al Covid. L’assistenza ai pazienti sarà pertanto garantita; per quanto riguarda il piano ferie, frutto di un articolato confronto con le organizzazioni sindacali, è stato oggetto di variazioni in itinere, a seguito del picco di contagi Covid registrato di recente, che ha imposto una rimodulazione. Questa direzione ha fortemente voluto la riapertura della Rsr di Porto San Giorgio, ripartita dall’ottobre del 2021 dopo un anno di interruzione, una struttura di elevato livello qualitativo». «L’Uoc di medicina fisica e riabilitazione ha introdotto di recente avanzate strumentazioni, che hanno permesso di migliorare i progetti riabilitativi sui pazienti – fanno sapere -. Nello specifico, è in uso da alcuni mesi un apparecchio Vibra 3.0, che eroga vibrazioni meccano sonoro selettive ad onda quadra, per trattare in modo non invasivo patologie muscolari e neuromuscolari. Viene utilizzato nei degenti alla Rsr e presto, anche in trattamenti ambulatoriali per patologie ortopedico-neurologiche e del dolore anche pelvico. L’altro strumento di recente introduzione è Vitalstim, sistema di elettrostimolazione neuromuscolare per trattare disfagia e paralisi del facciale centrale e periferico. Viene utilizzato in patologie (ictus, parkinson, ecc) che danneggiano il sistema nervoso ed influiscono sulla capacità di deglutizione. È appena stata ultimata la formazione del personale sanitario (logopediste, fisioterapiste e fisiatre) per l’uso dell’apparecchio».
Infine c’è il capitolo del personale: «Il Piano assunzioni è stato approvato ed inviate le richieste al centro unico di reclutamento. Sono stati prolungati dal 1 luglio i contratti in scadenza per 15 infermieri e si sta procedendo con le stabilizzazioni del personale avente diritto».
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