di Sandro Renzi
Spunta una nuova antenna in via delle Regioni ed esplode la protesta. Ad accendere per primo i riflettori sul nuovo impianto per la telefonia che ha trovato posto all’interno dell’area occupata dalla centrale delle ferrovie, il neoconsigliere comunale, Emanuele Morese. «L’ennesimo orrore piazzato nel bel mezzo del quartiere nord» scriveva solo un paio di giorni fa sui social Morese, anticipando la presentazione di una interrogazione con l’obiettivo di fare luce su quanto accaduto. Ed al contempo puntando l’indice contro la passata maggioranza ed il Pd. «Ecco i risultati, tante chiacchiere e nessun fatto. Questo ha permesso alle grandi aziende di telecomunicazione di decidere unilateralmente. Per questo motivo chiedevamo chiarezza sul piano delle antenne. Questo è un quartiere già vessato da strutture che hanno un forte impatto ambientale e sociale. Ora vedere questa antenna alta alcune decine di metri ergersi di fronte ai palazzi è francamente troppo e si corre forse il rischio di una svalutazione degli immobili» racconta Morese della lista Si può.
«Ora abbiamo il dovere di vigilare e fare quanto necessario per regolamentare il settore. Salvaguardare gli interessi dei cittadini ed evitare un far west delle antenne a Porto San Giorgio. Impedire che dall’oggi al domani i cittadini, aprendo la finestra, debbano trovarsi di fronte un impianto simile per le mancanza della passata giunta che ha atteso dieci anni per lavorarci. E questo può accadere tanto a sud quanto magari al centro della città» chiosa Morese. Della questione è stata effettivamente già investita l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Vesprini nel tentativo di trovare una possibile soluzione.
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