di Leonardo Nevischi
Un selfie di gruppo ed un claim piuttosto chiaro «Non succede, ma se succede». È così che nel cuore della notte Pierpaolo Lattanzi ha deciso di infiammare la «Road to 2023», ossia la strada che tra un anno porterà alle elezioni amministrative comunali a Porto Sant’Elpidio.
Di fatto, nella cittadina elpidiense, che il centrodestra abbia la meglio sul centrosinistra non succede da ben oltre 40 anni e così questa volta si è deciso di unire le forze. Nella foto infatti compaiono ben tre candidati sindaci della tornata elettorale del 2018: Francesco Pacini (CasaPound), Alessandro Felicioni (lista civica) e Giorgio Marcotulli (Frattelli d’Italia, uscito sconfitto al ballottaggio contro Franchellucci con il 47,8% dei voti). Insieme a loro altri volti noti del panorama politico elpidiense: Andrea Balestrieri (coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni), Gioia Giandomenico (Lega), Enzo Farina e Fausto Mangiaterra (Forza Italia, con il primo che è stato candidato sindaco nel 2013), Marco Fioschini (in passato consigliere comunale pentastellato e primo sostenitore della campagna elettorale di Moira Vallati con il Movimento 5 Stelle) e, appunto, l’autore dello scatto Pierpaolo Lattanzi (frontman della lista arancione del Laboratorio Civico di Felicioni nelle elezioni del 2018).
A chiudere il quadretto c’è poi Gian Vittorio Battilà. Anche lui quattro anni fa candidato come consigliere nella lista verde della civica di Felicioni, ma questa volta merita una menzione particolare. Stando ai primi rumors che si odono in città, infatti, sarebbe proprio lui l’elemento di sintesi scelto da centrodestra e civici per interrompere l’egemonia del centrosinistra a Porto Sant’Elpidio.
Ingegnere civile con dottorato di ricerca, 38 anni (coetaneo dell’attuale sindaco Nazareno Franchellucci, del quale è stato compagno di classe alle scuole medie), Gian Vittorio Battilà potrebbe essere il candidato sindaco che nella prossima tornata elettorale rappresenterà il “cambiamento”. Non a caso, già il 13 giugno del 2018 quando le coalizioni di Marcotulli e Felicioni siglarono un apparentamento formale, in caso di successo, Battilà avrebbe ricoperto il ruolo di assessore all’urbanistica.
Tuttavia l’ipotesi avallata dal selfie di Lattanzi di ieri notte non sembra – almeno per il momento – aver riscosso particolare entusiasmo in città, nemmeno tra i cittadini sostenitori del centrodestra. «Mi meraviglio del Laboratorio Civico di Felicioni che dopo essere stato silurato va a braccetto con chi l’ha tradito», «C’è qualcuno poco affidabile, attenzione che la sera prima potrebbe cambiare idea» sono stati alcuni dei commenti apparsi sui social.
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