«L’associazione Demos, a conclusione dell’iter partecipativo che ha avuto il suo punto più alto nel Forum cittadino sulla riqualificazione della Casina delle Rose nei giorni 4 e 5 luglio scorsi presso il Teatro romano, su mandato dei cittadini partecipanti ha consegnato al Comune una diffida stragiudiziale per la revoca del procedimento di vendita; inoltrato una segnalazione alla Sovrintendenza Beni culturali, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, e depositata una denuncia querela alle Procure della Repubblica di Fermo e della Corte dei conti di Ancona». E’ quanto annuncia proprio il presidente della Demos, il professor Carlo Di Marco.
«La nostra – spiega – è un’associazione culturale che progetta e promuove processi di partecipazione popolare su temi e problemi di sviluppo delle città, per dare voce ai cittadini più semplici e disinformati, mediante un metodo scientifico. I cittadini che intendono partecipare vengono informati da esperti e studiosi, approfondiscono, discutono ed esprimono liberamente la loro opinione. In questi percorsi, si crea fra associazione e cittadini un rapporto di fiducia poiché tutte le azioni sono trasparenti, partecipate e, soprattutto, lontane dalle classiche logiche dei partiti. Tutto l’iter è documentato e consultabile in questo sito web. Va detto che intorno alla nostra iniziativa, contro nessuno e volta unicamente a creare dibattito, discussione, confronto e partecipazione popolare, si sono creati forte interesse e genuina curiosità: nelle varie fasi sono state coinvolte centinaia di cittadini».
«In tutte le fasi avremmo voluto interloquire con il sindaco Calcinaro, la Giunta e tutti i consiglieri comunali, sempre puntualmente invitati: avremmo voluto fare da raccordo fra i governanti e i governati in un dialogo partecipativo sui destini della Casina delle Rose, ma non ce l’abbiamo fatta perché mai l’amministrazione comunale ha accolto i nostri inviti, né ha risposto alle nostre richieste di patrocinio e di disponibilità logistiche. In alcuni momenti del procedimento, sono stati presenti dei consiglieri comunali. Essi non hanno mancato di esprimere il loro apprezzamento sul nostro operato. Per questo li ringraziamo. La carenza di dialogo con l’amministrazione comunale, tuttavia, non ha impedito al Forum di esaminare attentamente tutte le questioni relative alla messa in vendita della Casina delle Rose e, come è noto, il Forum ha dato mandato all’associazione Demos di emanare tre atti: una diffida stragiudiziale al Comune per la revoca in autotutela del procedimento di alienazione; una segnalazione alla Sovrintendenza; una denuncia-querela alle Procure di Fermo e della Corte dei conti.
Chiudiamo questo percorso con un ringraziamento caloroso a tutti i cittadini che ci hanno dimostrato fiducia; ai soci fermani che hanno dato la loro disponibilità come volontari indefessi; ai componenti del Tavolo degli esperti che hanno offerto gratuitamente le loro professionalità e conoscenze; a quanti, consapevoli dell’importanza del percorso partecipativo, hanno offerto strutture, attrezzature e simpatia, che non è poco.
Non possono mancare considerazioni di sintesi: il mandato elettorale non sostituisce il popolo che, secondo questa Costituzione, è il sovrano; né conferisce ai partiti poteri assoluti su tutto; la partecipazione popolare – conclude il professor Di Marco – non è una facoltà di chi governa, bensì un dovere in capo ai pubblici poteri e un diritto inalienabile dei cittadini. Questi, pertanto, non sono al servizio dei partiti andando semplicemente a votare, bensì, al contrario, i partiti sono strumenti dei cittadini e questi vanno sempre ascoltati».
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