«Mi ero imposto il silenzio sulla questione legata all’oramai prossimo concerto di Jovanotti che si terrà a Fermo ma il comunicato stampa del sindaco mi tira dentro questa polemica, non perché debba affermare la mia contrarietà o il mio favore all’iniziativa, ma per i toni utilizzati dal primo cittadino verso coloro che la pensano diversamente da lui». Il post di ieri del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, ha suscitato perplessità e malumori anche nella minoranza. Infatti non si è fatta attendere la replica di Renzo Interlenghi, capogruppo di Fermo Capoluogo: «Le diverse opinioni non possono sempre essere bollate come “l’Italia dei no” o “la Fermo dei no”, deridendo l’impegno civico di quanti hanno un’anima ambientalista che ha a cuore le sorti del nostro territorio mediante semplificazioni che stridono in bocca a una persona che, invece si è sempre proclamata sindaco di tutti. Personalmente non sono contrario a manifestazioni di questo tipo. Lo sono qualora non vi siano, però, le condizioni di tutela ambientale e mettano a rischio gli equilibri dell’ecosistema, anche se in aree apparentemente ridotte. L’Amministrazione si trincera dietro le rassicurazioni del WWF, ma a livello locale, dove maggiormente conoscono la problematica, tale associazione è stata smentita (ho letto di dimissioni)».
«Il sindaco parla di opportunità per il turismo e di momento che permette di dare occupazione al territorio. Di sicuro si tratterà di un fuoco di paglia perché non mi sembra che dal 2019 ad oggi la situazione sia migliorata – ammonisce -. La popolazione cala costantemente (tra il 2019 e il 2020 si è ridotta di circa 2.000 unità), le attività commerciali chiudono a colpi di centinaia all’anno e se la giustificazione alla realizzazione del concerto è quella occupazionale non coglie nel segno. Temo, invece, che rientri in una sorta di mania di grandezza, tipica di certi amministratori, che pur di dimostrare che la propria stella brilla più di altre, si spinge sempre più in alto in spregio alle istanze dei cittadini che, seppur rappresentino una minoranza, hanno diritto di esprimersi e di essere ascoltati. Niente di tutto ciò accade, il sindaco non ascolta ed irride, in una ubriacatura generale che ci fa dimenticare quelli che restano indietro, che non arrivano a fine mese, che perdono la casa, che magari non sanno nemmeno cosa sia il fratino e che non andranno mai a un concerto di Jovanotti, coloro che, da diversi anni stanno diventando, ahimè, una maggioranza silenziosa e poco ascoltata e la disaffezione verso la politica ne è il segnale». «Caro sindaco, cerca, allora di valorizzare le persone che lottano per qualcosa – conclude – perché significa che vogliono bene alla comunità, non li dileggiare e non li ridicolizzare e sii all’altezza del ruolo che occupi».
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