«Sono emersi i nomi delle liste del mio partito. Dirò quello che penso dopo il voto di settembre dentro gli organismi di partito; come ho sempre fatto per le questioni legate alle dinamiche interne. Certo è che due analisi vorrei farle». A parlare è il consigliere comunale fermano del Pd, Paolo Nicolai che, stando a quanto si legge sul suo profilo social pare proprio non aver gradito le decisioni del suo partito per i candidati nelle Marche alle prossime elezioni del 25 settembre.
«La legge elettorale – incalza Nicolai – porta a questo: stanze dove i segretari decidono le liste fra i propri fedelissimi ed i fedelissimi dei capi corrente. Nel Pd l’area liberale, social liberale e riformista è quasi azzerata e lo dico da chi pur appartenendo a quel campo non ho mai fatto parte di correnti nazionali a loro sostegno. Scelte politiche da parte di Letta. Scelte che avranno conseguenze di posizionamento. Mi taccio. Buon voto». Ma sembra non essere finita qui, almeno per Nicolai. ‘Appuntamento’, se così si può dire, con lui e con quelle conseguenze di posizionamento a dopo il 25 settembre.
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Mi trovo a condividere a pieno il contenuto