Dopo oltre trent’anni i ginnasti della Nardi Juventus si ritrovano. Questa volta lontani da anelli, volteggi, parallele, trave per la ginnastica artistica o clavette, cerchi e nastri per la ritmica. Questa volta a fare da filo conduttore una serata all’insegna di ricordi e aneddoti allo chalet ristorante Praia do Sol di Porto San Giorgio. Sì perché dopo oltre 30 anni per molti di loro la ginnastica è rimasta un ricordo ma pur sempre la passione di tutta una vita, sportiva e non solo.
E’ uno sport fatto di sudore, sacrifici, impegno quotidiano, ore e ore (e in questo caso addirittura anni se non decenni) di allenamenti. E’ uno sport che si inizia, spesso e volentieri, a una tenerissima età e accompagna bambini e bambine per anni, che segna lo sviluppo, che ‘ruba’ tempo al divertimento e allo svago. E’ uno sport, dunque, che per loro, per i ginnasti della Nardi Juventus (e ovviamente per tutti coloro che lo condividono e lo praticano) resta e resterà per sempre nel cuore e nei muscoli. E quale migliore occasione, accantonate le tute, almeno per molti di loro ma non per tutti ovviamente, per ricordare aneddoti e storie di vita vissuta in palestra che una conviviale? C’è chi ha mollato da anni gli attrezzi, chi ha proseguito la carriera da sportivo vestendo i panni di allenatore, chi è arrivato (come la tradizione della Nardi Juventus ci ha insegnato in questi decenni) ai più alti livelli nazionali portando il nome della società e della città di Porto San Giorgio alla ribalta delle cronache sportive nazionali e mondiali. Insomma c’è anche chi ha fatto della città una capitale della ginnastica, spalla a spalla con chi ha praticato con dedizione, anzi forse meglio dire devozione, questo sport. Tutti accomunati da una passione che diventa stile di vita. Al tavolo tanti ex atleti e ovviamente loro, alcuni degli istruttori di quello splendido gruppo: per la ginnastica artistica maschile Vincenzo Garino, per la femminile Vincenzo Bronzi, Maurizio Lupi e Lorena Pennacchietti, e per la ritmica Michela Palloni.
E a dare loro voce, lo stesso Garino, allenatore e già delegato Coni per il Fermano, un nome e un volto della ginnastica noto a livello nazionale: «Che bello rivedere tante persone care, dopo decenni, ancora insieme, ancora a sorridere e scherzare. Questo significa che la ginnastica non è solo uno sport ma è anche, come nel caso della Nardi Juventus, una grande famiglia. Passare una splendida serata con tutti loro mi ha ricordato un periodo veramente felice, come istruttore con i suoi cari allievi, ma soprattutto con amici indimenticabile. Dei ragazzini che si sono trasformati in splendidi uomini e splendide donne. Grazie di avermi regalato una serata indimenticabile. Un grande abbraccio collettivo». Parole che sintetizzano alla perfezione quanto la ginnastica sia essenza di vita, che riassumono lo spirito di una conviviale che è lo specchio della magia dello sport. E a suggellare la serata anche la visita, graditissima, del campione fermano Carlo Macchini.
g.f.
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