Welfare, anziani non autosufficienti, carcerati, immigrati, tossicodipendenti, malati psichiatrici, famiglie disgregate, minori in difficoltà. Temi da sempre al centro delle ‘mission assistenziali’ della comunità di Capodarco. E di questo don Vinicio Albanesi avrebbe voluto interloquire con i leader nazionali dei partiti. E così li ha invitati a un convegno che si terrà domani a Roma. Ebbene, all’invito non hanno fatto seguito le adesioni che lo stesso don Vinicio si attendeva, se non altro per la delicatezza dei temi da trattare e per l’imminenza delle elezioni del prossimo 25 settembre. E così oggi è lui a parlare, a sfogarsi. Certo, don Vinicio, dalla comunità di Capodarco, lo fa con garbo, senza mostrare palesemente livore o acredine. Ma le stilettate ‘a destra e a sinistra’ non mancano.
«Carissimi e carissime leader – si legge nella lettera aperta di don Vinicio – avevamo programmato un incontro a Roma, per domani con chi avesse voluto discutere con noi sul tema “welfare umano – Consigli gratuiti per il prossimo governo”. Abbiamo contattato le vostre segreterie in tempo e più volte; per la verità, sono state gentili e premurose: purtroppo la risposta è stata “l’abbiamo messo in agenda”. Siamo rimasti in agenda, da qui – le parole di don Vinicio – la conclusione di non avere l’adesione».
«Ci siamo chiesti il perché del vostro silenzio. Leggendo i programmi delle coalizioni – la critica – abbiamo capito che i temi della sanità e dell’assistenza non avevano meritato, in alcuni casi, nemmeno una riga di capoverso.
Avete scelto di sentire tutti gli altri, eccetto quelle persone (una decina di milioni) che non contano nulla: anziani non autosufficienti, carcerati, immigrati, tossicodipendenti, malati psichiatrici, famiglie disgregate, minori in difficoltà. Eppure sono persone e come tali avrebbero bisogno almeno di essere ascoltate. Avete continuato a inseguire il sogno del benessere; per questo avete inventato slogan e promesse che sapete bene essere piccole e grandi bugie. Avrete voti e consensi, ma avrete anche il peso di quanti sono considerati un nulla, spesso giudicati con disprezzo. Le previsioni dicono che una grande quantità di persone non verrà a votare, ma voi conterete i voti, anche se maggioranza/minoranza non corrispondono alla realtà. Noi continuiamo nel nostro impegno: sappiamo bene come funziona il mondo, peccato che le prospettive future non sono proprio rosee: invecchiamento della popolazione, denatalità, violenza, problemi ambientali, aziende piccole, mancanza di materie prime. Nelle difficoltà chi è penultimo diventa ultimo, chi è ultimo è un “non capiente”! Di questo volevamo parlare con voi: con rispetto e con ascolto. Speriamo un’altra volta. Buon lavoro».
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