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Politica e imprese fanno squadra per superare l’esame Micam e combattere la crisi del calzaturiero

FERMO - Nella sede fermana di Camera di Commercio l'incontro "Le Marche vanno di moda". Cento saranno le aziende marchigiane presenti al Micam (60 della provincia di Fermo e 34 di Macerata), con Montegranaro il comune più rappresentato (25 aziende)

di Matteo Malaspina

Mancano pochi giorni e poi prenderanno il via a Milano gli appuntamenti fieristici 2022, a partire dal Micam, al Mipel, fino ad arrivare a Linea Pelle. Un banco di prova importante per gli imprenditori del settore calzaturiero marchigiano, vessati dalla pandemia, dallo stop al mercato russo e dalla crisi economica. Nelle ultime ora si è aggiunto anche il disastro delle alluvioni che hanno colpito il nord delle Marche, disastro che ha spinto la Camera di Commercio ad annullare l’iniziativa del 20 settembre a Milano per la presentazione dell’Atim.

«A nome del sistema camerale, abbiamo inviato una richiesta d’aiuto a Unioncamere affinché vengano stanziate risorse per i territori colpiti» dice il presidente Gino Sabatini, intervenuto da remoto all’iniziativa organizzata dalla Camera di Commercio nella sede di Fermo dal titolo ”Le Marche vanno di moda” per fare il punto con le istituzioni e le imprese. Una richiesta che si aggiunge al minuto di raccoglimento per le vittime prima di iniziare il dibatto a cui hanno preso parte le associazioni di categoria e il gotha della politica marchigiana, moderato dal segretario generale della Camera, Fabrizio Schiavoni.

Il presidente del consiglio di Fermo, Francesco Trasatti, elogia la tenacia imprenditoriale di superare tutte le difficoltà: «Ci si ripresenta, ogni anno, come squadre e si cerca con grinta di essere vivi, nonostante le criticità. La nostra amministrazione sente il peso sulle spalle di rappresentare gli imprenditori e colloquiare con le istituzioni per far sì che questi appuntamenti diventino effettiva produttività».

Il minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione

Il presidente della commissione sviluppo economico della Regione Marche, Andrea Putzu auspica una soluzione per il rilancio: «La mia proposta è che le nostre aree di crisi complessa possano usufruire dello sgravio del 30% per coloro che assumono personale».

D’accordo anche il senatore Francesco Verducci che lancia l’idea di una grande vertenza nazionale per il sistema calzaturiero, mentre il collega Mauro Lucentini critica l’inadeguatezza del governo Draghi nel risolvere la criticità economiche, auspicando risposte rapide.

Ottimista il consigliere regionale Marco Marinangeli, forte anche dei numeri che le ultime stime del 12 settembre sull’export vedono un miglioramento rispetto al 2021: un +29% regionale «che ci dà fiducia. Le strategie per uscire da questa crisi sono la ricerca, l’innovazione, la formazione e l’attenzione sulle piccole e medie imprese che rappresentano la storia, le radici e la nostra continuità».

Interessante il punto di vista di Andrea Santoni che, nel ruolo di imprenditore, presidente Svem e consigliere camerale, traccia un focus tridimensionale sulla questione: «Dal punto di vista imprenditoriale posso dire che siamo ancora indietro con i numeri pre-pandemia. Oltre al costo energetico e delle materie prime, un grande problema è il costo del denaro – dice Santori – Come Svem, per aiutare le imprese del settore moda, abbiamo in programma un progetto che riguarda il mercato statunitense. Abbiamo fatto una ricerca per capire cosa si può esportare negli Usa e i primi dati ci dicono che non si può affrontare il mercato americano come quello europeo».

Snocciola numeri sul Micam Valentino Fenni, vicepresidente Assocalzaturifici: «Piano piano torniamo ad essere quello che eravamo un tempo. Quest’anno ci saranno 1000 marchi, 850 ditte espositrici di cui, più della metà italiane. Cento saranno le aziende marchigiane (60 della provincia di Fermo e 34 di Macerata), con Montegranaro il comune più rappresentato (25 aziende)».

Un augurio agli appuntamenti fieristici lo fa la prefetta, Vincenza Filippi: «La capacità di ascolto e partire dal basso è il modo giusto per operare. Mi auguro che l’evento vada bene e che la coesione sociale e istituzionale rimanga salda».

L’intervento della Prefetta, Vincenza Filippi


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