«Fiumi in sicurezza? Siamo proprio sicuri. A noi non sembra proprio. Qui è la cronaca di un’esondazione annunciata». A lanciare il disperato grido di allarme sono gli imprenditori lungo al Valdete. Un grido che è anche un avvertimento alle istituzioni, a partire dalla Provincia che proprio oggi, con il suo presidente Michele Ortenzi, dalle pagine di Cronache Fermane rassicurava sullo stato di salute dei fiumi nel Fermano, almeno nei tratti di competenza proprio della Provincia.
E infatti gli occhi degli imprenditori sono puntati, ovviamente, sul fiume Ete, in particolar modo all’altezza del ponte dei Sacri Cuori. Occhi puntati sul fiume ma si fa per dire. Sì perché il corso d’acqua è diventato praticamente ormai invisibile tanta è la vegetazione cresciuta sulle sponde dell’Ete. E a mettere in allerta gli imprenditori che hanno le loro aziende lungo la Valdete sono proprio le condizioni in cui versano il letto e le sponde del fiume, soprattutto a ridosso del ponte. «Con qualche goccia di pioggia oltre la norma il ponte rischia di otturarsi totalmente. E questo significa una sola cosa: esondazione. Ma come è possibile che si lasci la situazione in questo stato? Abbiamo visto cosa è successo nel nord della nostra regione. E’ impensabile, inaccettabile, che le istituzioni competenti se ne restino con le mani in mano. Poi, se succede quel che temiamo possa accadere, non ci vengano a dire che era un qualcosa di imprevedibile, di straordinario. Qui rischiamo di perdere le nostre aziende, per non dire altro. Oggi si parla dell’immane tragedia nel nord delle Marche ma non dimentichiamoci il dramma che abbiamo vissuto nel 2011 a Casette d’Ete (con una ragazza e un uomo deceduti a causa proprio dell’esondazione del fiume). Chi di dovere non ha imparato nulla?».
La situazione è stata denunciata, anche nero su bianco con tanto di perizie, alle autorità. Ma ad oggi sembra che la situazione sia rimasta senza soluzione. Anzi no, la vegetazione nel frattempo è cresciuta ulteriormente. E continua a crescere.
«Già in passato, più e più volte, abbiamo subìto ingenti danni. E ulteriori piaghe sarebbero una mazzata insostenibile oltre che inaccettabile. Il presidente Ortenzi (che nel suo intervento ha specificato che le verifiche in queste ore sono state effettuate nelle zone che hanno subito la massima intensità nelle precipitazioni, ossia Casette d’Ete e Montegranaro) si è dimenticato di cosa è capitato da queste parti? Qui non vale più nemmeno raccomandarsi al cielo. Basta un nulla perché la situazione degeneri. E mai come ora sarebbe fondamentale, anzi doveroso, intervenire immediatamente».
Alluvione, Ortenzi rassicura sui fiumi del Fermano: «La situazione è sotto controllo»
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