Giovedì mattina è stata protocollata in comune la Costituzione in giudizio del sindaco Alessio Pignotti nell’ambito del procedimento avviatosi davanti al Tar a seguito del ricorso elettorale di Fabiano Alessandrini. L’udienza ci sarà il prossimo 12 ottobre.
«Ho riflettuto a lungo sul da farsi ed ho ritenuto opportuno, dopo essermi confrontato con la mia coalizione, costituirmi e difendere il risultato elettorale, dopo aver rivisto le 4 schede contestate con il mio legale, quale atto di rispetto – spiega la sua decisione il sindaco Pignotti – per i 2900 elettori che mi hanno votato al primo turno e i 3200 del secondo e che, certamente, hanno espresso in maniera univoca la volontà di eleggere me. Non solo, come sindaco di Sant’Elpidio a Mare vorrei cercare di evitare, all’Ente in primis, il commissariamento (e il conseguente rallentamento dell’attività) e in secondo luogo le spese e l’impegno di un nuovo turno elettorale».
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«Sarebbe a dir poco sconveniente, in questa fase storica, in cui tutti, minoranza compresa, mi spingono ad accelerare per cogliere appieno tutte le occasioni del Pnnr e per la massima efficienza della macchina amministrativa, tornare al voto. Perché, lo ricordo, qualora Alessandrini vincesse il ricorso, di fatto si avrebbe un rallentamento dell’attività amministrativa e la nostra città non se lo può permettere. E’ un diritto del candidato Alessandrini, oggi consigliere di minoranza, chiedere che sia fatta luce su quanto avvenuto al momento dello spoglio ma, allo stesso tempo, ritengo che sia un mio diritto tutelare il prosieguo dell’attività amministrativa avviata, il lavoro fatto fino ad oggi, le attività in corso di un Comune che non può permettersi di perdere tempo e perdere terreno».
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