di Luca Patrassi
Il governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli è al lavoro per definire la nuova giunta e i nuovi assetti dopo l’esodo di tre assessori e di una consigliera verso Roma. Sono infatti approdati nelle varie aule parlamentari tre assessori che sono il leghista Mirco Carloni, che aveva le deleghe allo sviluppo economico, Guido Castelli di Fratelli d’Italia, assessore al bilancio e alla ricostruzione post sisma, l’altra leghista, Giorgia Latini, assessora alla cultura e la presidente della Commissione Sanità Elena Leonardi. Gli equilibri di due anni fa non sembrano destinati ad essere toccati, escono due assessori della Lega ed uno di FdI e di analoga provenienza partitica saranno gli innesti. Si mormora di un rimescolamento di deleghe, ma sono al momento voci che del resto ci sono dal giorno seguente alla nomina del primo esecutivo regionale. Prima delle elezioni politiche in casa Lega i due nomi dati per sicuri erano l’ascolano Andrea Maria Antonini e la fermana Daniela Tisi per rilevare le deleghe rispettivamente di Carloni e di Latini.
Dopo le elezioni il quadro di riferimento in casa Lega è rimasto più o meno lo stesso anche se potrebbe essere presa in esame l’ipotesi di ripescare il fermano Mauro Lucentini, rimasto fuori a sorpresa (più che altro per il risultato della Lega) dal giro delle porte girevoli Regione-Parlamento. La sua porta, l’unica per la verità di tutto il gruppo, è rimasta bloccata. Però quella di Lucentini sembra una ipotesi da piano B, più che una prima scelta: per l’esponente leghista fermano potrebbero esserci altre soluzioni in vista. Casa Fratelli d’Italia.
Dopo un paio di porte chiuse, lo psichiatra anconetano Carlo Ciccioli torna in ballo per un ruolo in giunta. «Un posto mi dovrebbe spettare» ha detto chiaramente alla conferenza post-voto di Fratelli d’Italia (leggi l’articolo). L’interessato, due anni fa, si era detto pronto a vestire la maglia di assessore alla sanità, e non è stato nominato, poi si era detto pronto a una candidatura di fine carriera in Parlamento e non è stato candidato. Vero che è proverbiale il “non c’è due senza tre” ma tre esclusioni sembrano difficili da digerire, anche in relazione al fatto che una esclusione potrebbe provocare contraccolpi nel partito dorico alla quasi vigilia del voto comunale per Ancona. Altra questione la sostituzione di Elena Leonardi alla guida della commissione Sanità: in pole c’è la leghista maceratese Anna Menghi, resta da capire però se Fratelli d’Italia non abbia nulla da eccepire sulla cessione ad un alleato della commissione di maggior peso. Insomma partita aperta, con Acquaroli alla ricerca della quadra, anche se i vari progetti li aveva già esaminati nel corso dell’estate. Un elemento di novità è legato al fatto che il Governatore vuole trattenere la delega alla Ricostruzione, già tra quelle assegnate a Castelli.
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