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Daniela Tisi in pole per l’assessorato regionale in quota ‘Fermano’ (Ascolta la notizia)

NOMINE - Il suo nome echeggia a gran voce nelle stanze di Palazzo Raffaello, dove si dovranno "rimpiazzare" tre assessori già con le valige in mano, diretti verso Roma. Per lei ci sarà la Cultura? Non si esclude visto il suo curriculum 

 

Daniela Tisi

di Maria Nerina Galiè

Nessun fermano nel nuovo Parlamento, e la delusione è stata cocente. Ma ci sono ora da rimpiazzare tre assessorati regionali. Quelli guidati da Guido Castelli (Fratelli d’Italia), Mirco Carloni e Giorgia Latini (entrambi Lega). E, per uno di questi, risuona a gran voce, e da tempo, il nome della fermana, di Montefortino per la precisione, Daniela Tisi.

Ascolta la notizia:

Potrebbe andare a rimpiazzare la collega di partito, alla Cultura ed all’Istruzione, Giorgia Latini?

Non si può escludere. Fuori due leghisti e un meloniano, dentro tre rappresentanti delle stesse forze poliche. Ma non si può escludere anche per il curriculum della Tisi.

 

Lei aveva anche tentato la scalata a Montecitorio, nel 2018 presentandosi per il Movimento 5 Stelle nel  collegio maceratese. Non è andata bene in quella occasione, ma le si sono aperte ugualmente le porte del Ministero. Daniela Tisi non è nuova ad incarichi nelle stanze dei bottoni nel campo della cultura. E’ stata presidente della Commissione Reti museali e Sistemi territoriali (Rst), interna al Ministero per i beni e le attività culturali e istituita dal ministro Alberto Bonisoli, che poco prima l’aveva voluta accanto come consigliera nella squadra  preposta alla realizzazione del Sistema museale nazionale presieduta da Antonio Lampis (direttore generale dei Musei del Mibac).

 

Laurea in Filosofia all’università di Macerata, sposata  con due figli, 46 anni, il suo impegno è stato per l’arte e, più nel tecnico, nei sistemi museali, a partire da quello dei Sibillini, una sorta di involontario “trampolino di lancio”, per il lavoro svolto durante il tremendo periodo immediatamente successivo ai terremoti del 2016. Con la sua squadra ha salvato preziosi reperti dai danni del sisma. Ne ha fatto una mostra, ad Osimo, espatriata poi a Milano, riscuotendo un enorme successo che ha riversato sul territorio ferito dal sisma partecipando, ed ottenendo i fondi, ad un progetto di Icom Italia, per supportare gli istituti culturali colpiti da disastri naturali e sostenere la ripresa delle attività.

 



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