di Matteo Malaspina
«Siamo orgogliosi di avervi ospiti e cercheremo di accogliervi nel miglior modo possibile. Voi portate vita e socialità e di questo vi ringrazio». Sono le parole del primo cittadino di Fermo, Paolo Calcinaro, ad accogliere gli studenti del primo anno del corso di laurea di Ingegneria Gestionale della Politecnica delle Marche.
Il sindaco ha salutato questa mattina, nella sede del corso, in via Brunforte, gli studenti e ha rimarcato come a Fermo si sta puntando forte sull’Università. «Abbiamo investito tanto negli ultimi anni. In questa città è stato attivato un corso di logopedia e sono triplicati gli indirizzi della magistrale di Ingegneria Gestionale. Inoltre, stiamo cercando di portare qui, il prossimo anno, la magistrale di infermieristica – aggiunge – Vi auguro la migliore prospettiva per la vostra vita universitaria e soprattutto lavorativa».
Cresce la presenza della Politecnica a Fermo, così come crescono i numeri degli iscritti. Nell’ultimo anno, nel polo fermano, gli studenti iscritti ad ingegneria gestionale erano 533. Numero che ritornare ad essere simile a quello pre-Covid e quest’anno ci si aspetta un ulteriore aumento dovuto al ritorno delle lezioni in presenza. Un fattore importante, questo, perché a frequentare l’Università a Fermo, come confermato da un sondaggio lampo fatto da Calcinaro in loco per alzata di mano, sono per lo più studenti provenienti da fuori regione che alloggiano a Fermo e vivono la città.
Dato degli iscritti che è parallelo a quello dei laureati, 127 nell’anno accademico 2020/21 e che quest’anno vedrà sfondare il muro dei 1.000 totali da quando, nel 2009, il corso di laurea è stato istituito a Fermo.
Ma la quantità non va assolutamente ad inficiare sul tasso di qualità dell’Università che, secondo la classifica Censis, vede la facoltà di ingegneria di Fermo al primo posto in Italia.
«Avete scelto un corso di laurea di qualità dove il tasso di occupazione è del 100%. I vostri colleghi che vi hanno preceduto hanno trovato lavoro dopo appena 4 mesi, alcuni prima di finire il corso di studi» rimarca il presidente del corso di laurea Archimede Forcellese presentando i numeri di Almalaurea agli studenti.
Cita invece Piero Calamandrei in un discorso del 1950 il preside di Ingegneria, Maurizio Bevilacqua per dimostrare alle matricole l’importanza dello studio. «La scuola è l’organo centrale della democrazia perché forma la classe dirigente, diceva Calamandrei. Un discorso di 70 anni fa ma quanto mai attuale perché la scuola deve essere una crescita per voi e per la società – aggiunge Bevilacqua rivolgendosi agli studenti – Vorrei ricordarvi che non siete più alle scuole superiori con i vostri impegni scolastici cadenzati. Qui dovete essere voi ad organizzare il vostro tempo e, vi do un consiglio: seguite le lezioni e riorganizzate subito gli appunti».
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