di Maria Nerina Galiè
Prioritario ultimare l’ospedale di Amandola: la Regione Marche ne è convinta ed ha proceduto in tal senso, con una deliberazione di Giunta volta a dirottare sulla struttura sanitaria tutte le risorse disponibili e reperibili nel breve termine.
Da tempo si sapeva che i meno di 18 milioni di euro, destinati nel 2018 all’ospedale in corso di costruzione in zona Pian di Contro, non sarebbero bastati. Nemmeno con l’aggiunta dei 5 donati dalla società russa. Inoltre la pandemia ha imposto nuove regole all’edilizia ospedaliera.
Pertanto l’Ente regionale ha “spostato” qualche pedina – dirottando risorse di fondi europei per efficientamento energetico e adeguamento sismico di edifici strategici (come le scuole compensate in altro modo) e piani di sviluppo e coesione, comprese quelle già destinate a Palazzo Raffaello, e ricostruzione – per avviare l’iter che permetterà all’ospedale dei Sibillini di poter contare su un totale di 31 milioni e 460.000 euro.
Ad “architettare” il tutto sono stati gli assessori regionali Francesco Baldelli ed il quasi ex Guido Castelli.
I cittadini che attendono la realizzazione del complesso tirano un sospiro di sollievo perché serpeggiava il timore che Amandola sarebbe rimasta senza ospedale, per mancanza di fondi. Ora, invece, si riaccendono le speranze.
«Oggi in Giunta i fondi per il completamento del nuovo Ospedale di Amandola – afferma l’assessore Baldelli dalla sua pagina social – un’opera cruciale per le comunità che abitano i territori interni del fermano-maceratese e l’area dei Monti Sibillini, simbolo di rinascita per l’intera regione».
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