«Natale 2022, pista di ghiaccio e polemiche: premetto che è uno di quei temi in cui come ti muovi qualcosa sbaglierai e che ancora stiamo vedendo ogni possibile soluzione che ovviamente possa attirare e che sia valida ma economicamente sostenibile, perché farei vedere i costi di certe alternative. Detto questo cercheremo di fare tutto ciò che è possibile per ridurre i consumi del Comune senza però spegnere il Natale che ormai è diventato una tradizione fermana». Inizia così la disamina del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro sui costi del Natale dopo la pubblicazione delle iniziative in programma a Fermo, e qualche polemica che già sta lievitando sulla pista di ghiaccio e sugli inevitabili costi per mantenerla in funzione.
E quindi, all’atto pratico cosa si farà? «Rinunciamo all’albero meccanizzato per cui il Comune forniva l’energia, metteremo un timer alle luminaria laddove possibile ma qualcuno questo nemmeno lo dice e punta verso il nemico pubblico numero uno…la pista di ghiaccio. Non so se si farà, non so se ci sarà un operatore disposto, di certo se c’è sarà per meno giorni ma soprattutto il Comune non pagherà un euro in più di quanto pagato nel 2021, 2019, 2018, cioè il contributo di soli 8.000 euro. Non un euro in più perché l’energia era e sarà a carico del gestore. Ora, da questo particolare si potrà distinguere chi è legittimamente contrario per una questione di “immagine”, e su questo poco posso dire se non il fatto che stiamo cercando di tagliare altro come ho detto, e chi vuole la strumentalizzazione: chi strumentalizza lo riconoscerete perché parlerà, in questo caso a vanvera, di costi per il Comune, i cittadini, la collettività. Dicendo una cosa falsamente incompleta e cercando di istigare quindi malcontento subdolamente. Si faccia caso, noi continuiamo a lavorare in un momento difficile, con l’energia che oggi è fortunatamente in calo e con la consapevolezza che dietro un Natale c’è comunque l’aggregazione di una comunità, la vita, economica, e non solo, di famiglie, esercizi, l’attesa di tanti giovani che meritano di mettere un freno alle tante limitazioni al loro essere giovani che dal 2020 li stanno sotterrando. Non mi metto a sbandierare il fatto che anche Ancona, Ascoli o Macerata faranno Natale e pista, non è una argomentazione, però almeno può servire a far pensare in che un momento difficile si trovano sindaci e amministrazioni, momento in cui come ti muovi puoi rendere un torto alle tante legittime e diverse prospettive della cittadinanza. Non è veramente facile in perenne emergenza. A chi pur in disaccordo non sente il morso della polemica ad ogni costo chiedo anche questo, ossia capire la situazione e la difficoltà delle scelte. E scusate lo sfogo».
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