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Elezioni a Porto Sant’Elpidio, grandi manovre da destra a sinistra. Nel mezzo le tante anime civiche

IN PROSPETTIVA delle elezioni amministrative che chiameranno la città ad eleggere il successore di Franchellucci, certo il nome, a destra, di Andrea Balestrieri. Prende quota quello di Marco Traini per la compagine civica. Il Pd attende che Paolo Petrini sciolga la riserva

di Giorgio Fedeli

“Passata la festa, gabbato il santo”. No, qui, San Crispino non c’entra nulla. A Porto Sant’Elpidio, infatti, le grandi manovre in vista delle elezioni amministrative per scegliere il successore del sindaco Nazareno Franchellucci sono in corso da settimane. E proseguiranno anche superata la festa del patrono che in questo week end appena trascorso ha vissuto momenti clou, con lu Premiu de lu Cazolà e il Dance All Night. Occasione di festeggiamenti, si diceva, che però non hanno stoppato il lavoro sotto le ceneri di partiti e civici per trovare la quadra su nomi e accordi.

Due fronti contrapposti, ovviamente, il centrodestra e il centrosinistra, con in mezzo la variabile civici. Partiamo da sinistra dove il Pd sta attendendo, anche con una certa ansia, il pronunciamento dell’ex sindaco e onorevole Paolo Petrini. Sarebbe il suo il nome in pole position per una candidatura dem a sindaco. Un volto, il suo, che per una buona parte dei democratici contribuirebbe significativamente a dare quella spinta, non solo elettorale, per giocarsi la partita e, in caso di vittoria, a lavorare senza  soluzione di continuità sulla gestione della città. Il secondo Comune più popoloso della nostra provincia, infatti, il prossimo anno sarà chiamato alle urne per scegliere il successore di Nazareno Franchellucci che, si sa, non potrà più candidarsi, come previsto dalla norma, espletati i due mandati. E proprio intorno a Franchellucci girano gli animi inquieti del Pd. Sì perché qualcuno all’interno del partito vorrebbe una sua presa di posizione, o quantomeno un accenno, su chi potrebbe essere colui o colei che dovrebbe raccogliere il suo testimone. E Petrini, prima di dire sì, preferirebbe comprensibilmente avere, quantomeno, tutte le pedine al loro posto o un terreno, se non spianato, almeno privo di prevedibili insidie e incognite.

 

Incognite che oggi più che mai a Porto Sant’Elpidio fanno rima con il centro, con i civici. Proprio da quell’alveo è emerso il nome di Marco Traini, attuale assessore, già alla guida delle farmacie comunali. Il Pd potrebbe ritrovarsi quindi proprio Traini come competitor. Ma non solo lui. In quell’alveo ci sarebbero contatti anche tra gli assessori Ferracuti, Sebastiani e Romitelli. Ma, si sa, non è mai facile trovare la quadratura del cerchio quando si è in ‘tanti’ ad ambire ad una candidatura. Ecco perché alla fine si potrebbe confluire proprio su Traini che sarebbe chiamato a fare da collante tra un pool di assessori. Una squadra che avrebbe nel Pd un ‘nemico’ non solo elettorale. D’altronde, tanto per fare un paio di esempi, Traini arriva dalla lista del sindaco Franchellucci e la Ferracuti ha avuto nei dem un’ancora di salvataggio dopo aver rotto i rapporti con la sua lista.

Ma se Atene piange, Sparta non ride. E arriviamo al centrodestra. Forti dei recenti successi elettorali, quelli di FdI vogliono legittimamente ricoprire la parte dei protagonisti. E già hanno un nome per la candidatura, quello del loro segretario provinciale Andrea Balestrieri. «Ho dato la mia disponibilità, questo sì – le parole del coordinatore provinciale dei meloniani – ma chi mi conosce sa che non sono un accentratore bensì l’opposto. Porto Sant’Elpidio in primis ha bisogno di unità e di svoltare una volta per tutte. Io ci sarò». Insomma un ‘sono pronto’. Lui a un recente incontro con quelli del Laboratorio Civico e con il Movimento 5 Stelle, c’era. Sul tavolo ci sarebbero i nomi di Balestrieri, appunto, ma anche di Battilà e Ciarpella. E in questo caso diventa dirimente la presenza del M5S. FdI non può presentarsi con il proprio simbolo vicino a quello dei pentastellati che invece il Laboratorio Civico di Felicioni vuole a tutti i costi ben presente in squadra. E qui emerge il nome di Battilà che piace alla Lega come pure agli stessi M5S e civici. Sia il suo che quello di Ciarpella sono nomi che potrebbero fare un passo indietro qualora si trovasse la quadra su Balestrieri ma resta il nodo sul simbolo dei grillini. E se la quadra non si trovasse? Un’ipotesi piuttosto remota visto che il centrodestra vuole correre unito ma non da escludere categoricamente. D’altronde, si sa, in politica non esiste ormai più l’impossibile. A quel punto potrebbero prendere vita e forma due compagini, quella con Balestrieri, candidato sostenuto dal centrodestra e da Ciarpella, e quella di Battilà che riunirebbe attorno a sé Movimento 5 Stelle e civici.


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